L’incremento più alto degli ultimi 40 anni nel 2008

SFONDATA QUOTA 300mila.In provincia siamo 303.270 residenti regolari. Tra nati e nuovi arrivati l’Osservatorio demografico della Provincia di Rimini registra quasi 5.000 residenti in più (+1,7%) rispetto un anno fa.

Si somma il fenomeno dell’immigrazione, che continua ad aumentare, alla ripresa del tasso di crescita naturale: 3.036 i nuovi nati. Quel +5.000 è l’aumento più alto dall’inizio del secolo, ma anche degli ultimi 40 anni, «e consolida il trend di crescita già evidenziato negli anni precedenti». Nel 2000 eravamo 272.000. Continasse così, nel 2051 - anno di riferimento per le proiezioni Istat - saremmo... 210mila in più! Si pensi che lo scenario più «catastrofista» dei tre disegnati dall’Istat indica un incremento di 125mila persone. Quello «medio», giudicato più realistico dall’assessore a Osservatòri statistici, pianificazione territoriale e urbanistica Alberto Rossini, e dalla responsabile dell’Osservatorio, Rossella Salvi, prevede 80mila residenti in più in 42 anni! «Ma col Ptcp abbiamo invertito la tendenza», dice Rossini. Peccato che i buoi siano già scappati: tra capacità pianificatorie tuttora inespresse dei piani regolatori generali vigenti, e disponibilità di alloggi sfitti, se i trend immigratori continuassero, arriveremmo al collasso (mancando servizi e viabilità). Montecolombo è il comune più giovane.

Da inizio secolo (l’anno Duemila) gli italiani - età media 43,7 anni - sono aumentati del 4,6%. Gli stranieri in regola - età media 32 anni - registrano un +16% in un anno; sono raddoppiati in 5 anni, e cresciuti otto volte dal 1993: da 3.281 alle attuali 26.178 persone. Aumento boom di rumeni: +40% in un anno; +25% gli albanesi, che restano i più numerosi: sono il 17% degli stranieri (seguono romeni, ucraini, cinesi, marocchini). «I numeri confermano che Rimini è un provincia dinamica che attrae immigrazione sia dall’Italia che dall’estero», scrive l’Osservatorio.

L’ATTESA media di vita è 85 anni per le donne e 80 per gli uomini (stazionaria la mortalità: si muore più nei mesi più freddi, gennaio e febbraio, e nel più caldo, agosto). Le famiglie aumentano («galoppano», scrive la Provincia): sono 127.563, e sempre più piccole: 2,5 persone a nucleo nel 2000; 2,3 nel 2008. Aumentano i capofamiglia donna: dal 28 al 33%. Il capoluogo Rimini ha il 46,2% della popolazione totale (con solo un quarto del territorio provinciale). La costa il 27,2%, la Valmarecchia 11,8%, la Valconca il 14,8%.
Curioso notare che la Valconca all’epoca del primo censimento - e dell’Unità d’Italia - 1861, aveva il 36% della popolazione Riminesei. Oggi è scesa al 14,8%. Ma tanti suoi comuni registrano il record di crescita quest’anno: Montecolombo +7,6% (quasi la metà immigrati da Rimini), San Clemente +6,6% (tantissimi da Riccione); Montescudo +4,8%, Saludecio +3,3%. I residenti in provincia calano solo a Mondaino e Gemmano. A Torriana calano solo gli immigrati (dopo recenti sbornie), ma crescono i nuovi nati. Aumentano solo per immigrazione (non per natalità) Rimini, Riccione, Cattolica, Montegridolfo. Tutti gli altri crescono sia per immigrazione (italiana ed estera) sia per natalità.
IL TASSO di crescita naturale è dello 0,7% (comunque positivo, «anche tra i soli italiani», dice la Salvi), quello migratorio del 12,8%. Ogni 1.000 abitanti, 13 sono nuovi immigrati.

Anche l’aumento della natalità è sostenuto. E’ il valore più alto degli ultimi 20 anni. Gli immigrati nel 2008 sono stati 7.000, di cui il 43% dall’estero e il 57% da altre province. Gli immigrati stranieri sono più giovani (quelli tra i 18 ed i 29 anni sono il 16,5%). Gli italiani che si trasferiscono nel Riminese hanno in prevalenza un’età tra 30 e 44 anni (19,4%). C’e’ un forte radicamento territoriale: il 61% dei residenti vive nello stesso comune in cui è nato. L’altro 39% è composto da un 60% da persone che si sono trasferite da un comune della provincia. Il 23% viene da altre province e il 18% dall’estero.

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