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Esce l'"Istoria di Romagna"

Notizia pubblicata il 15 aprile 2008



Categoria notizia : Cultura


L'importante pubblicazione, a cura di Umberto Zaccarini, studioso ben noto per le sue edizioni di fonti medievali latine, delinea le vicende del territorio e dei suoi confini, dall'antichità  al medioevo, dall'età  di Guido di Montefeltro e della lega ghibellina di Romagna al susseguirsi di faide, tumulti e guerre di comune (1295-1299), dall'avvento delle prime signorie di Romagna fino agli anni contraddistinti dalla presenza di Dante e dalla cruenta ascesa al potere di Ostasio da Polenta (1300-1326).

Una felice espressione dell'interesse rinato in età  post-umanistica per le storiografie regionali, sottolinea nella sua prestigiosa prefazione Augusto Vasina.La conoscenza di questo testo storico-narrativo, unico nel suo genere, é rimasta a lungo limitata dalla difficoltà  di dare alle stampe una versione come questa, sistematicamente resa fruibile dall'ampio commento e dallo scrupoloso apparato editoriale comprendente note, indici e una completa bibliografia carrariana, nonchè ricco di tavole e illustrazioni.

Carrari (1539-1596), giureconsulto, letterato e storico ravennate di vasta erudizione nonchè scrittore prolifico e versatile, attinse a cronache cittadine e documenti d'archivio altrettanto inediti, a quel tempo, riguardanti le diverse realtà  urbane e castellari della Romagna: dall'antico "Chronicon Faventinum" del Tolosano (1058-1236), allo "Spicilegium Ravennatis historiae" (dal 1258).

Stante l'interesse che l'erudizione romagnola ha sempre rivolto a questa ponderosa opera storica, tentativi di pubblicazione videro via via impegnati senza successo Antonio Vesi nel 1843, poi Olindo Guerrini e Corrado Ricci nel 1880 per Zanichelli, Luigi Rava e Albano Sorbelli nel 1914 per la Deputazione di Storia Patria.Il testo dell'Istoria, in mancanza dell'autografo carrariano, é stato accuratamente ricostruito, sottolinea Umberto Zaccarini, sull'esemplare archetipo la cui composizione é stata attribuita a Giulio Morigi, scrittore ravennate amico di Carrari.

Tale archetipo fu all'origine di una tradizione manoscritta assai articolata (sei copie tramandate tra diciottesimo e diciannovesimo secolo). A curatore ed editore dell'opera, sottolinea Augusto Vasina, va pertanto riconosciuto il merito di aver reso un buon servizio alla cultura storica-letteraria dei ravennati e dei romagnoli.

(foto di http://www.flickr.com/photos/lui_lui)