Errante, erotica, eretica La donna ritorna superstar Presentata la sezione dedicata alle 'eroine'
Notizia pubblicata il 06 giugno 2008
Categoria notizia : Sagre Feste
UNA TRACCIA femminile o, meglio ancora, 'femminina' ha sempre caratterizzato i programmi di Ravenna Festival. Ma questa diciannovesima edizione, che aprirà il 13 giugno non a caso con un nuovo allestimento di Traviata, é dedicata espressamente all'universo delle donne.
Protagoniste 'erranti, erotiche, eretiche', come le definisce il titolo della manifestazione, e insieme muse ispiratrici, madri protettrici e in ogni caso 'eroine' anche quando vengono sconfitte. La direzione artistica del Festival, e prima di tutto la presidente, Cristina Mazzavillani Muti, aveva già 'saggiato il terreno' offrendo in varie edizioni alcuni, intensi ritratti di donna: Galla Placidia, Francesca da Rimini, Teresa Guiccioli.
Quest'anno sarà proposta invece una vera e propria sezione: cinque spettacoli con al centro sei personaggi femminili; che diventeranno sette con l'omaggio a Maria Callas attraverso la mostra dedicata alla Medea di Pier Paolo Pasolini.
SIMBOLICAMENTE la presentazione del 'cartellone tematico' é stata ospitata dalla Fattoria Guiccioli di Mandriole, frazione ravennate sul canale Destra Reno dove, il 4 agosto 1849, si spense Anita Garibaldi. Il primo ritratto sarà infatti dedicato a lei da Luisa Cottifogli, autrice e cantante di rara intensità . Lo spettacolo, Anita dei due mondi (16 giugno) ha la regia di Stefano Randisi ed Enzo Vetrano e testi di Federica Iacobelli. «Sono venuta in pellegrinaggio qui alla Casa di Anita - racconta Cottifogli - per conoscerla anche in modo materiale. Mi sono emozionata quando ho visto il letto dove é morta». E su quel letto ieri ha posato un mazzo di rose insieme a Cristina Mazzavillani.
DAL RISORGIMENTO italiano, che in queste terre ha alcuni fra i più significativi simboli nazionali, alla prima scrittrice di teatro che si conosca, Rosvita di Gandershiem. Ermanna Montanari delle Albe ha riletto il proprio testo del 1991, Rosvita appunto, e lo proporrà come lettura-concerto (20 giugno). Seguirà un approfondimento 'visionario' di due figure tragiche ideato da Cristina Mazzavillani Muti: Medea incontra Norma. Non opera lirica, ma una rielaborazione con anche brani dalle opere di Cherubini e Bellini, con 'trasfigurazione elettronica' della musica (25 giugno).
Ancora una nuova produzione, La pèrsa, costruzione poetica di una sibilla romagnola medievale, inventata da Nevio Spadoni e interpretata da Daniela Piccari (27 giugno). Infine un altro personaggio storico, quasi sconosciuto in Europa, Juana de la Cruz, monaca scrittrice di grandissima erudizione, vissuta nel 17° secolo, 'fermata' dall'Inquisizione che le vietò di scrivere. Lo spettacolo Juana de la Cruz o le insidie della fede é stato scritto e sarà interpretato da Elena Bucci (4 luglio).
Fra le altre 'chicche' di questa sezione di Ravenna Festival, il ritorno alla Rocca Brancaleone, grazie al contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Ravenna, che ha realizzato il nuovo palcoscenico del prestigioso spazio. Infine, al termine di ogni evento sarà proiettato un film 'a tema', a partire da 'Camicie rosse' di Alessandrini con Anna Magnani nel ruolo di Anita.
(foto di http://www.flickr.com/photos/por_minha_lente)