Sguardo intimo su Anita. Alla Rocca Brancaleone il primo 'Ritratto di donna'
Notizia pubblicata il 16 giugno 2008
Categoria notizia : Spettacoli
FINALE A SORPRESA, sabato al Pala De Andrè, per il l' Omaggio alle Bande d'Italia voluto e realizzato da Riccardo Muti per 'Ravenna Festival'. Dopo l'applauditissimo concerto della banda di Delianuova, ormata da 84 giovanissimi (alcuni erano letteralmente bambini) le bande di Romagna, che erano sedute fra il pubblico delle gradinate in divisa e con gli strumenti, hanno eseguito l'Inno di Mameli.
Non poteva mancare la richiesta di bis, che il maestro Muti ha concesso, riproponendo l'inno concertato in diretta e suonato con il cuore dagli oltre 200 strumentisti di tutte le bande riunitesi sul palcoscenico. Pubblico in piedi e lacrime di commozione per una serata che deve far riflettere.
IL PROGRAMMA prosegue questa sera inaugurando la sezione che dà il titolo alla 19ª edizione, quei ' Ritratti di donna' per descrivere le protagoniste 'Erranti, erotiche, eretiche'. Sul palcoscenico della Rocca Brancaleone, rinnovato con il contributo della Fondazione della Cassa di Risparmio di Ravenna, andrà infatti in scena ' Anita, eroina dei due mondi' (alle 21.30). Al centro Luisa Cottifogli, che darà corpo e voce alla giovane sposa dell'eroe italiano, e racconterà un'avventura che con grande coraggio ha conciliato natura e cultura, femminile e maschile, movimento e attesa, riscoprendo valori universali e segreti d'inconfessabile modernità . «La mia emozione più forte é quella di ritornare a fare del teatro con la scusa della musica - racconta Luisa Cottifogli - e più precisamente nella dimensione, rara, in cui poter cantare e recitare insieme. Lo spettacolo parte da una ricerca storica, ma il testo alla fine é molto intimo; ne emerge la donna Anita, non il personaggio famoso. Una donna con le sue lunghe attese, le gioie, le sue energie, le disperazioni».
Protagonisti dello spettacolo, i cui testi sono di Federica Iacobelli, sono anche il compositore e pianista Gianni Pirollo, il clarinetto di Gabriele Mirabassi e Gabriele Bombardini, che con la sua chitarra ha curato gli arrangiamenti dei brani di Luisa Cottifogli e, con uno stile decisamente originale, anche quelli di Lenine e Sting. E anche, alla batteria e alle percussioni, Cristian Capiozzo, figlio del compianto Giulio, percussionista e cofondatore degli Area, oltre ad Enrico Guerzoni, esperto violoncellista con il quale Luisa eseguirà un classico brasiliano di Pixinguinha, 'Rosa', e una sorta di monologo letto a spartito, una tirata sulla gelosia commentata da un brano di Bach stilisticamente giocato sul totale contrasto rispetto alle parole del testo, geniale pezzo di meta-teatro voluto dai registi Stefano Randisi e Enzo Vetrano. Al termine dello spettacolo, dedicato ad Anna Magnani nel centenario della nascita, sarà proiettato ' Mamma Roma', capolavoro di Pasolini interpretato appunto da Anna Magnani, che sostituisce 'Camicie rosse' di Alessandrini che, per ragioni tecniche, non potrà essere proiettato.
(foto di http://www.flickr.com/photos/paysage_du_temps)