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Al Rasi di Ravenna vanno in scena le «indies»

Notizia pubblicata il 23 novembre 2007



Categoria notizia : Spettacoli


« Si tratta di un rapporto che speriamo possa stringersi ancora di più - spiega l'assessore comunale alla Cultura, Alberto Cassani -; credo che nell'ambito della musica dal vivo la Bronson Produzioni abbia in qualche modo colmato una lacuna in città . Per questo stiamo vagliando nel concreto forme di collaborazioni più strette, già  a partire dal 2008.

A tal proposito credo sia auspicabile anche l'utilizzo dell'Almagià  che dovrà  diventare luogo ideale per l'espressione della creatività  giovanile. I l Bronson - conclude l'assessore -, insieme naturalmente a Ravenna Teatro, può svolgere un ruolo importante nella candidatura di Ravenna a capitale europea della cultura del 2019».

Nel frattempo, al Rasi martedì sera si é avuto modo di assistere a tre concerti diversi e parecchio stimolanti: dalle litanie psichedeliche figlie di Syd Barrett dei veneti Father Murphy al drone-folk-rock, dal vivo decisamente più trascinante che su disco, degli statunitensi Gowns - forse i migliori della serata - fino al cantautorato a tratti angosciante, sporcato da elettronica e improvvisazioni, di Carla Bozulich, da Los Angeles.Ora si tornerà  al Bronson di Madonna dell'Albero per due appuntamenti da non perdere nel fine settimana.

Si parte venerdì con il live della newyorchese Nina Nastasia, accompagnata per l'occasione da uno dei migliori batteristi al mondo, ovvero Jim White degli australiani Dirty Three, e si proseguirà  sabato con John Doe, tra i protagonisti della rivoluzione punk americana con i leggendari X e ora tra i nomi "nuovi” del folk mondiale.