Intervista a Raoul Casadei
Notizia pubblicata il 17 agosto 2007
Categoria notizia : Fatti Curiosi
Raoul Casadei a quota 70 «Il mio buen retiro fra i libri» «La festa? Rinviata, mio figlio Mirko ha troppi impegni»
BIGLIETTINI d'auguri? «Neanche uno», fa lui. Poi coglie il nostro smarrimento e aggiunge: «Ma un diluvio di telefonate e di sms, quello sì». Cambiano le mode anche nelle cose più spicciole della vita, ma di sicuro non tramonta la
dinasty dei Casadei. E lui, Raoul Casadei,
il re del liscio, il declino non lo avverte sulle spalle nemmeno dopo questo Ferragosto in cui ha compiuto i 70 anni. Tondi tondi. Già, ma una torta almeno... «Neanche quella - ci spiazza -. Però ci sarà, eccome, martedì prossimo qui a casa mia quando raduneremo un sacco di amici
per festeggiare insieme il compleanno mio e di Mirko».
Mirko è il primogenito, subentrato alla guida di un'orchestra che a sua volta ha messo insieme ben 80 anni di storia. Entrambi nati ad agosto, sotto il segno del Leone: Raoul il 15 e Mirko il 19. «Perché abbiamo rimandato tutto al 21? Beh, semplicemente - spiega il neo settantenne, che negli anni '70 raccolse il testimone dallo zio Secondo, l'uomo che compose 'Romagna Mia' (che con 'Volare' e 'O sole mio' resta uno dei motivi italiani più cantati nel mondo) - perché
Mirko e la sua Beach Band stanno andando fortissimo e non avevano altre date libere».
ALMENO un po' di regali Raoul Casadei comunque li ha scartati. «Gli amici vanno sul sicuro. Sigari, pipe, tabacco, accendini. E grappa. Assecondano i miei vizi. Ma mi sono arrivati anche un bel po' di libri, perché sanno che sto leggendo moltissimo. Sono un patito di Paulo Coelho. Ma ultimamente mi ha preso moltissimo 'Il cacciatore di aquiloni' di Khaled Hosseini, lo scrittore afgano. Tant'è che ho mi sono divorato subito dopo 'Mille splendidi soli', l'altro suo libro pubblicato in Italia».
Una passione inossidabile resta tuttavia la caccia. Ci ha speso anche un bel mucchietto di quattrini. «Sono proprietario di un laghetto a Lido del Savio e tre riserve in Puglia, rispettivamente a Lesina, Martinafranca e Zapponeta. Non vedo l'ora che si apra la stagione per sparare qualche colpo coi miei amici». Ieri, quando lo abbiamo incrociato, era a spasso con un cucciolo di springer spaniel lungo gli argini del Savio. Una razza che dicono non abbia uguali per stanare la selvaggina da piuma. «Si chiama Kris, ho voluto dargli lo stesso nome delle due veejay con cui ho condiviso l'avventura dell'Isola dei famosi. E' rimasta una bella amicizia, vengono spesso a trovarmi».
PESANO o non pesano questi settant'anni? «Io mi sento sempre in gran forma. Mi impongo ogni giorno un'ora di nuoto, 5 o 6 chilometri a piedi e una bella razione di bicicletta. L'altro giorno sui pedali di chilometri me ne sono sciroppati 43 in compagnia dei miei due nipotini, Kim che ha 9 anni ed Asia che ne ha 13. Ci ha pensato Mirko a rendermi nonno. Per quello invece Carolina e Mirna, le mie due figliole, non si decidono: mi stanno facendo ancora aspettare».
La tribù però è affiatata e compatta. Hanno messo su casa tutti uno accanto all'altro. E la vigilia di Ferragosto a Longiano, in forma ristretta e informale, c'era scappato un primo brindisi ai 70 anni di Raul. L'indomani, per solennizzare la ricorrenza, c'è stato poi un siparietto sul Tg1 col pacioso Vincenzo Mollica che oltre a 'Ciao mare' e 'Romagna mia' ha fatto intonare a Raoul e a Mirko perfino una 'Vita spericolata'. A ritmo di valzer, beninteso.
IL FESTONE dunque ci sarà martedì prossimo. Con Carolina, la figlia che è la manager della tribù, a curare i dettagli. «Ceneremo sull'aia, c'è posto almeno un centinaio di invitati. Ci tenevo fosse con noi anche Vasco Errani, il presidente della Regione. Mi ha detto dispiaciutissimo che non potrà, e che mi farà avere una letterina». Quanto alla torta, per grande che sia, rischierà di essere oscurata dalle mitiche crostate di mamma Pina, la moglie di Raoul. «Mmmm... Ve le raccomando. Ma quelle, fortunatamente, a me le fa ancora tutti i giorni».