Il Dopo Don Oreste...Papa Giovanni XXIII, plebiscito per Ramonda
Notizia pubblicata il 15 gennaio 2008
Categoria notizia : Fatti Curiosi
Un'elezione che non ha riservato grandi sorprese, arrivando a quel nome che già da otto anni era il braccio destro di don Benzi e che ieri, subito dopo la nomina e visibilmente emozionato, abbiamo incontrato al Palacongressi per un'intervista.«Vanno di pari passo.
DOPO DON ORESTE
Però sono sereno, perchè anche in questa elezione abbiamo avuto la dimostrazione che la mano di don Benzi continua a guidarci: abbiamo vissuto le votazioni, per noi cruciali, in modo armonioso, come un'unica e grande famiglia.
Comprese le discussioni che hanno preceduto il voto».«Erano anni che accompagnavo don Benzi nel suo lavoro e credo di avere l'esperienza per continuare seguendo le sue orme. Ma quello che deve essere chiaro a tutti é che don Oreste non potrà mai essere sostituito e che uno dei più grandi regali che ci ha fatto é quello di avere dotato la comunità di gambe proprie per continuare lungo la strada tracciata».
« E' chiaro che la comunità deve adeguarsi ai tempi che cambiano, ma é altrettanto chiaro che non saranno fatte rivoluzioni. Il primo consiglio dei responsabili lo avremo giovedì e venerdì prossimi, e lì inizieremo a muoverci per il futuro. Di sicuro, però, avremo tra gli obiettivi quello di non rompere l'armonia tra i fratelli della comunità .
Senza la comunione di intenti perdiamo la nostra forza».«Io ho una moglie e dodici figli, tre naturali e 9 nella casa famiglia, quindi dovrò lavorare sodo per cercare il giusto equilibrio. So già , comunque, che andrò nelle varie missioni per fare arrivare il nostro sostegno ai fratelli impegnati, in Italia e nei 5 continenti, ad aiutare i poveri e gli emarginati».
« Premesso che non bisogna fare distinzioni quando ci si adopera per le fasce più deboli, ammetto che la lotta contro gli aborti ci vede impegnati in prima linea con grande profusione di sforzi. Non abbasseremo la guardia mai, proprio come ci ha insegnato don Oreste, e vigileremo in difesa di quelle creature innocenti che muoiono per colpa di genitori incoscienti. Vogliamo fare capire che i nascituri devono vedere la luce, anche se dopo il padre e la madre non li voglio tenere, noi saremo lì ad accoglierli».