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Rafting Urbano nel canale di Bologna e non solo
Notizia pubblicata il 07 gennaio 2010
Categoria notizia : Turismo
L'amministrazione comunale vuole far riscoprire ai bolognesi la città delle acque e dei canali con lo scoperchiamento di un tratto del fiume in via Riva di Reno ma negli ultimi anni c'è chi è stato pioniere nella valorizzazione turistica di questa città ormai sotterranea. Stiamo parlando del progetto Vitruvio (www.vitruvio.emr.it), il raggruppamento di società e associazioni per la promozione del sistema delle acque bolognesi.
Una realtà che grazie ad escursioni, eventi ed arte ha fatto conoscere alle generazioni più giovani, e non solo, l'affascinante patrimonio storico presente sotto la città. Uno scavo sul passato che ha coinvolto anche migliaia di turisti che non si accontentano solo di Torri e del Nettuno
Innumerevoli le proposte offerte da Vitruvio che si possono facilmente scoprire nel sempre aggiornato sito Internet. Anche ieri con l'originale "Bologna Sottosopra Speciale Befana", una caccia al tesoro tra le strade del centro storico fino al percorso sotterraneo del torrente Aposa. Insomma le idee non mancano, come dimostra il "Ciocco giungla metropolitana " del 3 gennaio dove si è unito « un percorso sotterraneo dell’Aposa» in forma di «spedizione speleologica, con la discesa in gommone del Canale delle Moline» alla degustazione del cioccolato in un locale cittadino. Sinergie a tutto campo per "vendere" il ricordo di una città ormai trasformata profondamente dalla modernizzazione.
E lo sport è un ingrediente primario per vivere la città dei canali, vedere "giungla metropolitana": «Questa iniziativa vuole portare l’avventura in città, giocando con il suo nome per esorcizzare il concetto di degrado urbano e avvici-nare i cittadini e i giovani alla natura e alla storia, nel cuore stesso della città». Appuntamento che si rinnova in via Riva di Reno ogni domenica, vicino al tratto che il Comune vuole riportare alla sua origine, dove per 10 euro si offrono due ore di "avventura" cittadina. Il rafting urbano che ha calamitato l'interesse dei media nazionali che hanno dedicato spazio a questo patrimonio, sconosciuto a tantissimi bolognesi, che offre posti di lavoro a chi vuole specializzarsi nelle visite guidate alla Bologna delle acque.
Un progetto su cui punta il Comune con il sindaco Delbono: «riqualificare una parte importante del centro, creando un luogo confortevole e attraente in uno scorcio suggestivo di Bologna». L'obiettivo è sempre quello, contrastare il degrado, ma con inevitabili ricadute sul turismo e quindi sull'economia cittadina. Che in passato ha basato le sue fortune commerciali anche sulla decina di chilometri di canali che permettevano di sfruttare l'acqua per la lavorazione della seta e per i traffici con altre città. Ma scoperchiare un tratto, seppur piccolo, del canale Reno sta provocando le immancabili ed inevitabili proteste dei residenti, (nascerà un altro comitato?), che giustamente sono preoccupati per il futuro.
Va bene il canale a vista ma non una fogna a cielo aperto. Senza dimenticare l'oggettivo problema dei parcheggi che si perderebbero con l'opera, si prevede di spendere circa 500
mila euro, che suscita curiosità ed interesse ma pure fondate perplessità.