Quaranta milioni di euro per hotel e parcheggi. Marco Lombardi denuncia il 'tesoretto' nascosto
Notizia pubblicata il 02 marzo 2008
Categoria notizia : Turismo
A FURIA di litigare su chi dovesse gestire - Stato o Regioni - i 120 milioni di euro stanziati dalle ultime leggi in materia finanziaria per il turismo (una quarantina dei quali destinati all'Emilia Romagna) il governo Prodi non ha deciso nulla.
Morale? « Quell'autentico 'tesoretto' per il turismo nazionale é ancora disponibile - spiega Marco Lombardi, consigliere regionale di Forza Italia-Popolo della Libertà - e appena si insedierà il governo Berlusconi, la riviera potrà finalmente sorridere: noi li destineremo immediatamente. E serviranno per la riqualificazione territoriale: rinnovare le strutture alberghiere, parcheggi, servizi, favorire le agognate acquisizioni di alberghi da parte degli affittuari e così via. Per noi il turismo é un settore di punta, quello determinante».
TRA L'ALTRO, ammesso che Silvio Berlusconi riconquisti Palazzo Chigi, sarebbe la seconda volta che si trova un simile 'regalo' da un governo precedente…
«E' vero - conferma Lombardi -. A
ccadde già nel 2001, quando si trovò una forte somma a disposizione perchè non spesa nel settore turistico».
Poi anche Berlusconi in parte frenò…
«No. Molti di quei soldi vennero destinati ai territori. Furono bloccati solo i finanziamenti all'Enit, Ente nazionale turismo, perchè ritenuto un baraccone, il cui 80 pre cento dei costi serviva a mantenerlo in piedi, e solo un quinto a promuovere il turismo».
Da allora l'Enit é stato riformato, e il vicepremier con delega al Turismo, Francesco Rutelli, al vertice ci ha messo Umberto Paolucci, mister Microsoft. «
Vorrei verificare di nuovo cosa in effetti ha fatto l'Enit anche in questi ultimi anni». Dal disastroso portale internet www.italia.it sia Enit che Rutelli hanno preso le distanze. Alla fine l'hanno chiuso, non riuscendo a sistemarlo.
«L'IDEA DEL PORTALE é nostra, del precedente governo _ continua il consigliere azzurro _. Lo ideò il ministro Stanca. Ma Rutelli se ne appropriò come fosse una cosa sua, inaugurandolo in pompa magna alla Bit 2007. Salvo poi abiurarlo». Indimenticabile, tra le tante chicche del portale. quella su
Fellini nato a Pesaro.
Andiamo avanti. «Sul turismo il governo Prodi ha toppato _ prosegue Lombardi _.
Rutelli ha promosso soprattutto le città d'arte, snobbando da radical-chic il turismo balneare e la Romagna».
TORNIAMO al tesoretto. Perchè é rimasto intatto? «Rutelli voleva gestirlo lui da Roma almeno per il 70 per cento, con annessi meriti. Assegnando il resto con bandi e graduatorie. Le Regioni volevano gestirlo in proprio, come sempre in passato. Si é parlato di neocentralismo. Ma critiche molto soft: l'avessimo fatto noi, ci avrebbero distrutto.
Hanno cercato di mediare, abbassando al 60 pre cento la quota governativa. Non se n'é fatto nulla. Lasciando alla deriva un settore chiave dell'economia nazionale». E Silvio ringrazia.
(foto by http://www.flickr.com/photos/nicholasjon/)