Ravenna Festival. Quando Medea incontra Norma nella Rocca
Notizia pubblicata il 25 giugno 2008
Categoria notizia : Spettacoli
Luogo : Ravenna
I RITRATTI di donna proposti da Ravenna Festival, dopo l'eroine Anita Garibaldi e la monaca Rosvita, toccano anche i miti letterari. Questa sera, infatti, sul palcoscenico della Rocca Brancaleone prenderà vita un incontro impossibile, che in ogni caso sintetizza appieno la traccia principale dell'edizione intitolata, appunto, "Erranti, erotiche, eretiche".
Si tratta dell'incontro fra Medea e Norma. Entrambe maghe, divinatrici e sacerdotesse, entrambe piegate dall'amore per l'uomo che le ha tradite, entrambe madri macchiate del sangue dei propri figli e per questo condannate a morire. Infine entrambe simbolo del teatro musicale italiano, anzi del teatro di tutti i tempi.
Lo spettacolo "Medea incontra Norma" é stato ideato e diretto da Cristina Mazzavillani Muti che ne sintetizza i contenuti in poche frasi: «Proviamo a immaginarle insieme sul palcoscenico, si incontrano, si guardano, quasi si sfiorano, poi si incamminano lente verso quel fuoco riparatore, quel fuoco che brucia e restituisce il mito al mito. Che dal grande repertorio tragico e operistico si diffonde al culto popolare; di fronte al quale l'orrore si tinge di una sofferenza muta e profonda, che scava nel cuore».
LA TRACCIA drammaturgica del lavoro segue i libretti di "Medea" di Luigi Cherubini e di "Norma" di Vincenzo Bellini. Da una parte il neoclassicismo di Cherubini che rispetta l'antico mito greco e la cui musica asciutta e tagliente segue fino in fondo la lama di Euripide; dall'altra il romanticismo di Bellini, che non sa e non può arrivare a tanto e che con le linee morbide del suo canto riscatta la donna-madre cancellando l'infanticidio a cui arrivava la pièce di Alexandre Soumet, fonte primaria dei versi del librettista Felice Romani.
La figlia del capo dei druidi in questa versione sale sul rogo insieme all'amato Pollione e risparmia i figli. L'invenzione musicale di "Medea incontra Norma" si stacca però da quegli illustri riferimenti per muoversi in una dimensione sonora del tutto nuova e attuale affidata alle percussioni di Antonio Caggiano, alla viola di Luca Sanzò, al pianoforte di Claudio Veneri e alla rielaborazione musicale a al live eletronics di Luigi Ceccarelli e Mauro Cardi.
Mentre le voci delle due protagoniste sono quelle di Tiziana Fabbricini, nel ruolo di Medea, e di Laila Martinelli, in quello di Norma. La serata si completerà con la proiezione del film "Medea" che Lars von Trier ha realizzato nel 1988 per la televisione danese, basandosi su una sceneggiatura che Carl Theodor Dreyer, maestro spirituale del regista, aveva preparato ma mai girato, basandosi sulla tragedia di Euripide.
(foto di http://www.flickr.com/photos/lulacerdarj)