Quadreria emiliana. Dipinti e disegni dal Quattrocento al Settecento
Notizia pubblicata il 27 ottobre 2007
Categoria notizia : Musica
L'APPUNTAMENTO autunnale con l'arte é oggi dalle 17 alla Galleria Fondantico (via Castiglione 12/b) di Tiziana Sassòli. " Quadreria emiliana. Dipinti e disegni dal Quattrocento al Settecento" é una ricca selezione di circa quaranta opere di artisti emiliani tra i più importanti e significativi. L'esposizione, come il catalogo che si avvale anche di presentazioni scritte dai maggiori specialisti del settore (tra i quali Vera Fortunati, Milena Naldi e Eugenio Riccomini), é curata da Daniele Benati.
Il ritorno in città del Redentore prodigio di Reni
Un capolavoro ritrovato
ORMAI da quindici anni Tiziana Sassòli propone, attraverso le sue mostre, pittori di fama anche internazionale, riportando spesso a Bologna opere che avevano lasciato l'Italia, nell'intento di non disperdere il nostro patrimonio artistico.
Questa volta il "colpo grosso" riguarda un Redentore di Guido Reni di cui parliamo più approfonditamente qui a fianco. Il Quattrocento é rappresentato da una rara tela, Madonna dell'umiltà e angeli di Lippo di Dalmasio e il Cinquecento da Ritratto di dama di Lavinia Fontana, un piccolo olio su rame, quasi un medaglione, di raffinata perfezione. E quando nella prima parte del Seicento il barocco esplode con tutta la sua forza, Flaminio Torri, allievo di Simone Cantarini ed erede della sua bottega, é tra gli artisti che evidenziano questo momento: lo si apprezza in particolare in questa inedita Sacra Famiglia con musici.
Un particolare risalto assumono i tre oli su rame di Andrea Donducci detto Il Mastelletta. E ancora, la tela Diana e Atteone di Pier Francesco Cittadini, allievo del Reni, potrebbe essere quella che Marcello Oretti, alla fine del '700, segnalò essere in casa del conte Aldrovandi. Interessante é una Sibilla Eritrea di una pittrice bolognese allieva della Sirani, Ginevra Cantofoli, della quale solo ultimamente é stata evidenziata la generosa potenzialità .
Non mancano in mostra, tra le altre, due forti personalità che tra gli artisti del Settecento italiano hanno avuto una rilevanza di fama internazionale: Giuseppe Maria Crespi con un'emozionante Testa di Padre, e Donato Creti con Ritratto di paggetto con cane. Tra i disegni, oltre a opere di Viani, Ubaldo Gandolfi e Creti, degno di nota é il foglio di Felice Giani appartenente ad un album del 1811-'14 conservato al Cooper Hewitt di New York, che riproduce quattro scene del portale maggiore di San Petronio, opera di Jacopo della Quercia.
La mostra si inaugura oggi alle 17 e chiude il 22 dicembre. Orari: dalle 10 alle 12.30 e dalle 16 alle 19.30. Chiuso il giovedì pomeriggio e domenica. Altre informazioni Tel 051 26.59.80