Pane e tulipani è l’unico punto vendita specializzato
Notizia pubblicata il 14 aprile 2009
Categoria notizia : Fatti Curiosi
‘PANE e tulipani’ è l’unico punto vendita nelle province di Ravenna e Forlì, che non sia una farmacia, dove chi è affetto da celiachia può acquistare i prodotti specifici per la sua dieta pagandoli coi buoni dell’Asl.
Da Pane e Tulipani il celiaco, persona che soffre di una intolleranza permanente al glutine (proteina contenuta in avena, frumento, farro, kamut, orzo, segale) può fare la spesa come in un normale supermercato: scegliendo e prendendo i suoi prodotti direttamente dallo scaffale che offre 180 referenze, ovvero 180 articoli sicuri.
Già, perché i celiaci del Faentino, circa 200, i loro prodotti normalmente li acquistano in farmacia, dove solo alcuni articoli sono disponibili al banco, mentre altri debbono essere ordinati e ritirati dopo qualche giorno. Ma non solo, in questa panetteria e pasticceria, un celiaco può acquistare (in questo caso non coi buoni Asl) anche prodotti freschi sicuri: piadine e crescioni e pasticcini, preparati e poi racchiusi ad uno ad uno in confezioni sigillate, in laboratori dedicati e certificati, dove il glutine è vietatissimo. Una signora si è commossa, e mi ha commosso, assaporandoli: non ne mangiava da decenni», racconta Gilberto Ricci, titolare con Massimo Granzotto della rivendita al 67 di corso Garibaldi, all’angolo con via Camangi.
«QUESTO punto vendita è nato proprio con l’obbiettivo di ridare ai celiaci la ‘normalità’ della spesa, far loro riscoprire un ‘piccolo piacere’ della vita, per questo abbiamo tratto il nome ‘Pane e tulipani’ dal film con Licia Maglietta e Bruno Ganz». Sugli scaffali scatole di pasta, farina, biscotti, cracker, fette biscottate tutti senza glutine, ma anche cioccolatini e preziosissimi sacchetti di ‘smarties’, subito acquistati da una mamma contenta di poter soddisfare una voglia del suo bambino:«Questi non li trovi in farmacia», afferma sorridendo.
Il banco del forno-pasticceria è diviso in due parti: quella ‘normale’ e quella coi prodotti privi di glutine: brioche, babà e altre leccornie fresche di giornata, diverse dalle altre perché ogni singolo pezzo è avvolto nel cellophane. «I prodotti per i celiaci – spiega Gilberto Ricci – non solo debbono essere fatti senza l’utilizzo di glutine, ma non debbono neppure essere contaminati, ‘sfiorati’ dal glutine. Questi arrivano freschi tutte le mattine da laboratori artigianali di diverse regioni d’Italia; la pasticceria arriva da Prato. Prima di aprire io e il mio socio abbiamo girato mezz’Italia, per conoscere i produttori di alimenti per celiaci, e selezionare i fornitori cercando di conciliare la qualità a prezzi abbordabili».
MENTRE RICCI racconta, entra una giovane fornitrice, con un contenitore da cui estrae crescioni e piadine freschi, tutti singolarmente imbustati. «Sono celiaca – racconta Anna Rita Giorgi – e ho inventato dal mio disturbo la mia professione: con un’amica abbiamo creato un laboratorio dedicato esclusivamente alla produzione di piadine e crescioni senza glutine». ‘Belli freschi’ è il nome dell’attività, che ha sede nel Forlivese. «Siamo fornitori di punti vendita in Romagna, Umbria e Lazio – continua la giovane – Lavoriamo in due, ma stiamo cercando aiuto, vogliamo infatti avviare un servizio di vendita on line». E’ con il passaparola e ora il web che i celiaci si informano sul dove e come fare la spesa e dove trovare una maggior varietà di prodotti.
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