La Provincia di Rimini tira le somme
Notizia pubblicata il 22 dicembre 2007
Categoria notizia : Fatti Curiosi
Buffet e brindisi come da copione. Ma lo spettacolo pirotecnico affidato alla ditta Scarpato, dopo i saluti di fine anno e il bilancio del 2007, per la prima volta congiunti, da parte del prefetto uscente Domenico Mannino, e del presidente della Provincia Ferdinando Fabbri, é risultato una sorprendente novità assoluta.
LA PROVINCIA TIRA LE SOMME
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Terra in cerca di rotta»
Il presidente Fabbri: «Realtà ricca ma incerta»
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La nave é solida, anche se la rotta é incerta», ha detto testualmente Fabbri, con un parallelismo nautico. Il presidente della Provincia ha parlato di un anno segnato da emozione profonda, partecipazione corale, sentimento collettivo.
Ricordando la scomparsa di don Oreste Benzi e del patron del Rimini Vincenzo Bellavista, l'arrivo del nuovo vescovo, monsignor Lambiasi, e l'inaugurazione, al termine dei lavori di restauro, della Domus del chirurgo.
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Chi se n'é andato e chi é arrivato – ha aggiunto Fabbri –. Da chi ci ha lasciato attingiamo un'eredità profonda, esempio di quanto di meglio Rimini ha saputo offrire. Mentre chi é arrivato – e mi riferisco anche alla restaurata Domus romana – arricchisce con la propria esperienza e il proprio patrimonio di valori la nostra identità ».
Il presidente, sulla questione del presunto declino del
Paes
e
, di questa “Italia triste†da più parti segnalata (rapporti Istat, Eurispes, anche New York Times) si é chiesto se anche Rimini, una piccola entità metropolitana, stia attraversando questa crisi.
«Non c'é risposta – ha aggiunto – ma non mancano le prove di un'economia che continua a tirare e di eccellenze europee».
Fabbri ha citato la crescita del prodotto interno lordo (oltre il 2% sul 2006) e dell'occupazione, l'aumento della presenza sui mercati internazionali delle nostre imprese di punta, le infrastrutture di pregio (palacongressi, Fiera, aeroporto, Università ), il via libera a grandi opere come il
Trc e la nuova Statale 16.
Dati che parlano di una realtà ricca, dinamica, che gode di alti livelli di benessere materiale.
E tuttavia intaccata da contraddizioni sempre più profonde, che occorre cogliere e saper leggere (ambiente, precarietà lavorativa, degrado urbano, crisi aziendali). «Siamo in presenza di cambiamenti profondi, strutturali - continua Fabbri -. Penso, ad esempio, alle mutazioni del panorama sociale indotte dalla possente forza dell'immigrazione (20.000 gli immigrati registrati nel 2007, il 7% dei residenti) e dal progressivo invecchiamento della popolazione». «Siamo entrati nel XXI secolo – ha concluso – e non sappiamo ciò che ci attende, ma quella riminese é una comunità che ha voglia di mettersi in marcia».