I precari della Pa protestano nel parcheggio dell’ospedale

Alla manifestazione di protesta, che si è tenuta ieri mattina presso il parcheggio dell’ospedale, contro i diritti negati ai lavoratori precari, ha partecipato il 70% dei lavoratori che ogni giorno lottano per il loro futuro. La prima delle tre proteste programmate ha fatto marciare 300 persone che hanno dimostrato l’importanza politico-sindacale-economica per la tutela dei diritti.

Uno dei dimostranti, un 35enne, ospedaliero ha dichiarato: “Siamo stanchi, vogliamo gli stessi diritti avendo già gli stessi doveri dei nostri colleghi di ruolo. Sono ormai dieci anni che mi trovo in questa situazione di perenne incertezza”.

La manifestazione ha creato qualche intoppo a chi doveva visitare un degente o recarsi negli ambulatori, ma non sono giunte constestazioni, a dimostrazione che la protesta è condivisa. Paolo Crescentini, capogruppo Psr, ha spiegato che si è creata una disparità evidente per i precari della Pa non è giustificabile nonostante le difficoltà legate al bilancio. Lo stesso Crescentini assieme a Peride Andreoli e Federico Pedini Amati, chiedono in quali uffici e a quanto ammonta la spesa annua a carico dello Stato, quante attività lavorative sono state assunte nel 2009 e 2010, la spesa annua per le consulenze 2009/2010, quella per le borse di studio attive e gli stage, i tempi necessari per mettere in atto il pacchetto leggi sulla riforma del Pa e i costi affrontati dallo Stato per fare fronte alle consulenze effettuate per la riforma in questione.

Molto soddisfatto Giuliano Tamagnini, segretario Csdl, che ha definito la dimostrazione “Un successo” e ha specificato che il governo dovrà trovare una soluzione che tenga conto non solo del bilancio ma anche delle persone. Le prossime manifestazioni si terranno il 26 e 30 novembre dalle oer 10 alle 12.