Ravenna.Protesta lo stabilimento denunciato il 25 aprile annuncia anche la sospensione delle attivita' culturali. 'Il Proibizionismo non paga'.La ‘regina’ della Duna: «Chiusi il 1º maggio, happy hour in forse»
Notizia pubblicata il 30 aprile 2009
Categoria notizia : Fatti Curiosi
LA DUNA degli Orsi di Marina di Ravenna domani, 1° Maggio, resterà chiusa per protesta e verranno sospese attività culturali ed happy hour dopo che il legale rappresentante è stato iscritto nel registro degli indagati per il mancato rispetto delle norme sulla capienza dello spazio adibito al ballo, ed è stato raggiunto da sanzione amministrativa per non avere il permesso per il ballo.
«Per il 25 aprile — spiega Manuela Francesconi, titolare della Duna insieme a Roberto Tondini — non abbiamo dato vita a grosse promozioni. Abbiamo solo scritto sulla nostra pagina di Facebook della riapertura della stagione. Riguardo poi al permesso, il 24 aprile la nostra Associazione di categoria ci ha consigliato di procedere con l’inaugurazione, in quanto avrebbe fatto fede la data del timbro di presentazione della domanda destinata all’ufficio Annona, prassi utilizzata da tutti gli stabilimenti.
Alle nostre condizioni e agli stessi procedimenti sono soggetti tutti gli altri bagni e da quanto ci risulta, al 25 aprile nessuno era in possesso delle autorizzazioni». Ma stando ai dati forniti dall’Amministrazione molti stabilimenti già l’avevano. «La nostra richiesta — continuano — è partita un po’ in ritardo per i danni subiti da una mareggiata il 29 marzo». I due imprenditori rispediscono poi al mittente quelle che considerano accuse ingiuste, ad esempio di avere organizzato numerosi pullman provenienti da fuori. «Quattro giorni prima dell’apertura — assicurano — tramite mail e telefono ci siamo resi conto che ci sarebbe stato un assalto di turisti.
L’unico privato con cui collaboriamo è l’associazione culturale Save the fun Duna Bus, costituito da clienti che si distinguono per il rispetto delle regole, come dimostra il loro sito web, costantemente aggiornato con le ordinanze comunali e con indicazioni ferree, chiare che regolano trasporto, sosta e permanenza nella nostra area (www.dunabus.it). Per facilitare le attività di coordinamento, abbiamo avvisato tramite mail il 21 aprile la Polizia municipale, l’Associazione di categoria e l’assessore al turismo. La Municipale ci ha assicurato che sarebbero stati presi i provvedimenti necessari, ha perfino avanzato la proposta di ‘scortare’ i mezzi». Duro lo sfogo finale dei titolari del bagno: «Stanchi di ricevere denunce, anche noi vorremmo denunciare qualcosa: siamo rimasti soli a gestire questa gigantesca affluenza, nessuna collaborazione, nessun tipo di informazione per i turisti e nessuna gestione delle attività da intraprendere a inizio stagione.
La mancanza di servizi essenziali, illuminazione, adeguati spazi per i rifiuti e raccolta differenziata, servizi igienici, infrastrutture, parcheggi, gestione del traffico e organizzazione del personale, hanno fatto sì che il degrado avesse il sopravvento, non permettendo a cittadini e turisti di godersi la giornata, e alle quasi inesistenti forze predisposte all’ordine, alla sicurezza e all’assistenza, di svolgere le proprie mansioni. Il proibizionismo non paga, soprattutto in una situazione come quella che stiamo vivendo. Ci vogliono proposte razionali, a lungo termine, di incentivo e sviluppo che solo grazie a servizi di qualità potranno debellare il degrado e le barbarie a cui abbiamo assistito».
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