L’anima, la preghiera e il rito sui palchi di Ravenna Festival. Dal 14 giugno al 18 luglio la ventesima edizione della kermesse
Notizia pubblicata il 08 febbraio 2009
Categoria notizia : Musica
E’ L’EDIZIONE del primo ventennale. E Ravenna Festival, in programma dal 14 giugno al 18 luglio, assume come propri temi quelli della preghiera e del rito, intesi come luoghi dell’anima e variamente declinati dall’interpretazione della musica e delle arti nel corso dei secoli.
Il programma è stato illustrato nei giorni scorsi da Cristina Mazzavillani Muti. I contenuti ‘filosofici’ della rassegna saranno svelati come oramai consuetudine da Massimo Cacciari in un momento di incontro e di ascolto (nel senso evangelico) di Voci in preghiera. Altri rivoli tematici si dipaneranno attraverso i trentacinque giorni di festival come le ricorrenze di compositori come Joseph Haydn e Georg Friedrich Händel. Il dramma per musica Demofoonte, composto da Niccolò Jommelli nel 1770 e rappresentato a Napoli nello stesso anno, verrà diretto da Riccardo Muti.
ANCHE il programma sinfonico del festival prevede, oltre all’oramai tradizionale concerto che vede Riccardo Muti sul podio dell’Orchestra del Maggio Musicale Fiorentino, altri due importanti appuntamenti entrambi legati al filone tematico del sacro: Christoph von Dohnanyi, con l’Orchestra dell’Opera di Parigi, propone un’importante lavoro della compositrice russa Sofia Gubajdulina; Pierre Boulez, invece, sul podio dell’Orchestre de Paris dirigerà due capolavori assoluti del ’900 quali la stravinskiana Sinfonia dei salmi e la Messa glagolitica di Janácek. Il tema sarà ulteriormente sviluppato anche da due importanti lavori di danza e teatro musicale: Rumi. In the Blink of the Eye di Robert Wilson e Kudsi Erguner e Sutra con i Monaci Buddhisti del Tempio Shaolin.
La compositrice americana di origine greca Diamanda Galas presenta il suo Maledictions and Prayers, anch’esso incentrato sul senso del divino. Uno tra i maggiori e sicuramente più interessanti coreografi italiani come Virgilio Sieni ha accettato poi di realizzare espressamente per Ravenna Festival una nuova creazione intitolata Oro e articolata in quattro distinte pièces ispirate ai libri del De rerum natura di Lucrezio. Altra produzione di Ravenna Festival, sul fronte musicale e visuale è la mostra-installazione Bianco Nero Piano Forte di Silvia Lelli e Roberto Masotti che propone un percorso inedito sul pianoforte come simbolo musicale, e sul suo uso-abuso nell’ambito della contemporaneità musicale.
LA SEZIONE di danza, oltre al già citato Sutra, comprende una novità assoluta per l’Italia come l’ultimo lavoro del coreografo inglese Matthew Bourne, ovvero Dorian Gray, presentato nell’edizione 2008 del Festival d’Edinburgo. L’Ensemble di Micha van Hoecke presenterà invece una nuova creazione ispirata alle Baccanti di Euripide. La sezione viene completata, oltre che dalla esibizione di una tra le principali compagnie di danza contemporanea attive nella scena statunitense, ovvero l’Hubbard Street Dance Chicago. L’attenzione che il festival dedica da anni ad una delle forme musicali più prolifiche e popolari del ’900, ovvero il musical, porterà sul palcoscenico del PalaFiera di Forlì dal 15 al 20 giugno la produzione del momento: Mamma Mia!, basata su quelle perfette realizzazioni che sono i songs degli Abba. L’evento conclusivo della ventesima edizione del Ravenna Festival vedrà l’incontro di due pianisti sensazionali come Lang Lang e Herbie Hancock con i giovani musicisti dell’Orchestra Cherubini.
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