Jazz Clud Forli. Al Naima il passato non é mai fuori moda
Notizia pubblicata il 10 ottobre 2008
Categoria notizia : Musica
C'àˆ UNA MUSICA che non passa mai di moda. Ed é quella vecchia di decenni, con tre dita di polvere, di quando il cd e gli mp3 non esistevano, anticipati da elleppì e musicassette. La musica del passato, che fa rima con il presente del Naima club di Forlì, pronto a lanciare un cartellone nostalgicamente d'essai fra blues, rock, progressive, funky, jazz ed etno, sempre al venerdì ovviamente.
Si comincia oggi, con una band antidiluviana, i Savoy brown, inventata da un chitarrista fulminante, Kim Simmonds, immancabile padre-padrone. Il gruppo, non notissimo in Italia, furoreggiante negli Usa, viaggia su un sound chitarristico tutto blues. Un'altra stagionata chitarra british arriva il 14 ottobre, roba da cultori: Mick Abrahams. Chi é costui? Il chitarrista del primo album dei Jethro Tull. Anno di grazia, 1968, l'ellepì era “This wasâ€, un po' primitivo, molto blues. Mister Abrahams, per sua sventura, partecipò solo a quello, perchè davanti al microfono c'era Ian Anderson, un genietto lunatico. O la pensavi come lui o era finita e così Abrahams fu il primo nome della lunghissima lista dei ripudiati dai Jethro Tull. Anderson lo licenziò, assumendo Martin “Lancelot†Barre. Conseguenza, i Jethro Tull impennarono verso un successone, il povero Abrahams si avviò lungo un sentiero in salita e privo di gloria, in preda alla stessa sindrome di Pete Best, il primo batterista dei Beatles cacciato prima del boom.
IL 7 NOVEMBRE rispunta Mick Taylor, vecchio amico del Naima, ma soprattutto braccio armato dei Rolling Stones. Chitarrista talentuoso, aveva 17 anni quando sostituì Eric Clapton nei Bluesbreakers e appena 21 quando salì sul palco di Hyde Park, a Londra, per il concerto omaggio degli Stones a Brian Jones, appena (misteriosamente) annegato. L'esperienza con le pietre rotolanti si protrattà per 5 anni, fino al 1974. La sua chitarra, assieme a quella di Keith Richards, scolpisce cd simbolo come “Let it bleedâ€, “Sticky fingersâ€, “Exile on a main streetâ€. Poi il divorzio, e la carriera solista completamente votata a quel blues rock più sotterraneo e meno redditizio che gli Stones stavano svendendo.
E una settimana dopo un altro tuffo nel passato: i Curved air, frammento di mito del progressive inglese, nome preso a prestito da una composizione di Terry Riley. Nati nel 1969, contaminano il rock con echi classici. L'anno scorso si sono riformati, incidendo un cd di vecchi pezzi, “Rebornâ€, e nella formazione in arrivo al Naima spuntano i volti storici, la cantante Sonja Kristina (moglie dal 1982 al 1990 del batterista dei Police, Stewart Copeland) e il violinista Darryl Way. Questi i vecchi cavalli di battaglia, per non parlare del 14 ottobre, quando in occasione della presentazione del libro di Antonio Rosetti, “Senza tempo noiâ€, dedicato ai gruppi rock forlivesi anni '60 e '70, torneranno sul palco i vecchi leoni di una volta. Ma il Naima offre altro, il jazz di Peggy Stern, il 24 ottobre, i colori brasiliani di Marcos Valle il 31, il tributo al funky del vibrafonista Roy Ayers il 19 dicembre.
foto by http://www.flickr.com/photos/richardvignola