Ravenna. Zoosafari verso il voto, appello degli ecologisti Il progetto Alfa 3000 in commissione urbanistica

L’ULTIMO atto del progetto sul parco faunistico sta per andare in scena in commissione urbanistica a palazzo Merlato. E’ questione di settimane. La proposta di Alfa 3000, la società che gestisce anche lo zoosafari di Fasano, ha già superato la procedura di valutazione di impatto ambientale della Regione e sul finire del 2008 ha ottenuto il via libera della Provincia che l’ha sottoposta a valutazione ambientale strategica.

Il dossier è quindi tornato in Comune, dove gli uffici stanno predisponendo le risposte alle 800 osservazioni pervenute e completando l’istruttoria sul Piano unitario di comparto. Palazzo Merlato infatti deve sprimersi sull’intervento del parco faunistico vero e proprio e sulla possibilità di realizzare, nell’area della Standiana più confinante con Mirabilandia, una struttura ricettiva ed un’area attrezzata per la sosta dei camper. A giorni gli uffici completeranno l’esame poi trasmetteranno gli atti alla commissione assetto del territorio dove saranno espresse le valutazioni tecniche e politiche dei diversi gruppi rappresentanti in consiglio comunale.
PROPRIO in vista del dibattito e della definitiva approvazione, su cui non sembra possibili passi indietro, visto che la proposta è stata man mano adeguata da Alfa 3000 alle diverse prescrizioni di enti locali e organismi di controllo e vigilanza, si riaffaccia la polemica sostenuta dalle associazioni animaliste. Sono le sigle che hanno contrastato il progetto fin dall’inizio e che hanno in qualche modo organizzato il massiccio invio di osservazioni, quasi tutti simili, inviate in Comune.

Ora rivolgono un appello al sindaco, al consiglio comunale e «alla città» perché Ravenna non accetti di ospitare una struttura destinata a ‘fare business’ con animali in cattività, liberandosi «dell’idea fasulla ed effimera di generare ricchezza con il progetto dello zoosafari: occorre altro per valorizzare il turismo del nostro territorio e per rinnovare l’offerta». A sottoscrivere l’appello sono undici associazioni fra cui Wwf, Legambiente, Ravenna Viva, Associazione naturista. L’invito è diretto anche ai cittadini affinché «facciano sentire la loro voce contraria ad un progetto che suscita disapprovazione e che è in aperta controtendenza rispetto a una crescente sensibilità sul piano etico e culturale, oltre che naturalistico e scientifico».

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