'Riprendiamo la nostra Marina'
Notizia pubblicata il 14 giugno 2008
Categoria notizia : Fatti Curiosi
SERVONO il coraggio e la forza delle idee, «non possiamo più accontentarci». Serve uno scatto in avanti, una «botta d'orgoglio» (come avrebbe detto il nostro compianto Silvano Cardellini), se «Rimini vuole riappropriarsi di quello spazio unico che é il lungomare».
Lo ha ripetuto più volte ieri il sindaco di Rimini, Alberto Ravaioli, prima di lasciare la parola allo studio Altieri e all'architetto Julien de Smedt per la presentazione del progetto di riqualificazione. «In una città che ha fortemente innovato e s'é rinnovata in molte sue parti, la zona della Marina é rimasta indubbiamente un passo indietro. Per carità , é ancora bella, belissima, ma commetteremmo un serio errore se ci accontentassimo di quello che abbiamo già oggi». Di più: per il primo cittadino non é più tollerabile vedere «quel lungo serpentone di auto che in estate divide i due lati del lungomare».
Via le auto dunque dalla nuova 'cartolina' di Rimini, che ha bisogno di «interventi omogenei e coerenti rispetto all'area del lungomare». In questo senso, continua Ravaioli, é un vanto per Rimini il fatto che «i grandi gruppi e i grandi professionisti abbiano colto la sfida del rinnovamento del lungomare. E', anche questo, il segno di quella capacità di attrarre e di essere particolare che ha Rimini, che é da sempre terreno fertile per le sperimentazioni più lungimiranti e avanzate».
Discorso che vale ancora di più per il lungomare, perchè «occorre appropriarsi di quello spazio attraverso quelle soluzioni ambientalmente e architettonicamente all'avanguardia, che lo rilancino come luogo d'incontro». Questa é «la sfida che iniziamo, e che proseguiremo - conclude Ravaioli - il 16 giugno, con la presentazione del progetto Coopsette firmato Jean Nouvel, e il 23 con quello della Gecos e creato da Norman Foster».
(foto di http://www.flickr.com/photos/iguanajo)