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Rimini.Roma rimette in corsa il metrò, a suon di milioni Il governo inserisce il Trc tra le opere ad alta priorità

Notizia pubblicata il 07 marzo 2009



Categoria notizia : Turismo


IL TRENO è partito. E a questo punto nessuno potrà più fermarlo. Il via libera per il Trc è arrivato ieri mattina dal Cipe, il Comitato interministeriale per le grandi opere. In pratica, l’organo governativo che assegna i fondi e decide quali infrastrutture hanno la priorità su altre. E il primo tratto della metropolitana di costa, da Rimini a Riccione, sarà tra queste.

«E stavolta si parte, per davvero — conferma l’assessore regionale alla Mobilità, Alfredo Peri — Il Trc fa parte di quelle grandi opere (a cominciare dal ponte sullo stretto di Messina, ndr) che, con la delibera del Cipe approvata ieri, dovranno andare in cantiere entro qualche mese, e per le quali il governo ha stanziato oltre 17 miliardi di euro».

Esulta la Provincia, che in estate non le aveva mandate a dire all’on. Sergio Pizzolante di FI, che aveva criticato duramente il progetto del metrò di costa («è sbagliato, non farà che creare un’altra barriera in città») e invitato a spendere i soldi previsti per il Trc in altri interventi. «La delibera del Cipe di ieri — dice ora Alberto Rossini, assessore provinciale alla Mobilità — è la dimostrazione che questo governo, il governo Berlusconi, considera il Trc tra le opere prioritarie...».

Con il via libera del Cipe, nulla ora vieta più l’inizio dei lavori per il primo tratto della metropolitana di costa, da Rimini a Riccione. Rossini si sbilancia: «Possiamo già iniziare tra qualche mese, abbiamo già tutto: i soldi, il progetto, tutte le autorizzazioni». I soldi, «perché con la delibera del Cipe il governo conferma i 44 milioni di euro di finanziamento per l’opera», ai quali poi si aggiungono gli altri 53, ripartiti tra Regione, Comune di Rimini e Comune di Riccione.

E il progetto, «che è rimasto immutato» nonostante i contrattempi e le lungaggini: 17 fermate da Rimini a Riccione. Anche dal punto di vista delle autorizzazioni, non manca nulla. «Abbiamo già fatto tutti gli espropri, vincendo i ricorsi al Tar (una quarantina) dei proprietari dei terreni». Già fatto anche l’appalto, vinto dalla Cogel, che ha firmato il progetto, e che realizzerà tutte le infrastrutture. Nei 97 milioni a bilancio per il Trc «è già previsto l’acquisto dei mezzi». Insomma, non manca nulla. Anzi: mancava la delibera del Cipe, per rendere attuativi i progetti delle grandi opere e sbloccare i soldi destinati al Trc e alle altre infrastrutture. «Ora abbiamo anche quella, possiamo finalmente partire. In tre anni il Trc si farà».

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