
Progetto Metro Bologna
Notizia pubblicata il 10 novembre 2009
Categoria notizia : Turismo
C'è una prima Intesa per il Metro di Bologna. Arriva dalla Banca Infrastrutture Innovazione e Sviluppo (BIIS) che fa parte di Banca Intesa San Paolo, per la quale l'impegno con la tariffazione per realizzare l'opera è ecomicamente sostenibile attraverso la tariffazione. Il sindaco si ritiene prudentemente soddisfatto, ove la moderazione è data dalla speranza che si sblocchino, comunque, le risorse del patto di stabilità.
E poi questo financing project, che attira comunque l'attenzione di molti, ha comunque bisogno di un "lasciapassare". «Le risorse ci sono- garantisce l'Ad di banca Biis, Mario Ciaccia - servono le fiducia e certezze che vengono solo dal "pubblico".Poi aggiunge: «Fa rabbia che una regione come questa non esca dalle secche, ha un enorme potenziale di crescita inespresso ». Di infrastrutture c'è bisogno come il pane, ma per fareuna gara per un'opera del genere, di media, servono 683 giorni, dice l'istituto di credito. Troppi, rispetto ad altri analoghi euro-territori». Il dibattito sul futuro della città va in scena a Cappella Farnese, organizzato da Legacoop. Il sindaco risponde che non dobbiamo fare del Metro (un altro Civis).
C'è una città nuova nelle idee, lbasti pensare alle aree ex militari e al futuro del treno. Collina (presidente Cccc Coop costruttori) spiega che coincide con il «momento più delicato degli ultimi 10 anni». La crisi sbatte contro la lunga immobilizzazione dei capitali delle imprese edili per questi scopi. Dovrebbe accadere il contrario, cioè «smobilizzare gli investimenti fatti e ridurre il rischio» invece «mancanogli strumenti e il, pubblico, non chiude il rapporto con il soggetto che ha realizzato l’opera ».
Da una ricerca di Fondazione Civicum emerge che Bologna potrebbe ottimizzare la macchina comunale fino a ricavarci 25 milioni di euro. Risorse bloccate poi dal patto di stabilità. Calzolari (Legacoop) osserva: «Bologna deve decidere se vuole essere una città europea: noi crediamo nella sfida» dice. E aggiunge che «l'idea di mettere insieme mondo economico ed enti locali è una buona prospettiva ». Fortemente critico sulla passata amministrazione, Calzolari ora parla di «segnali di grande attenzione da parte del Comune». Maurizio Marchesini, presidente di Unindustria, sollecita la Regione a essere più chiara sul tema della centralità di Bologna. «se non è convinta, è difficile andare avanti su questo discorso»
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