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Lo Strappo. Fiera, lo ‘spezzatino’ amaro.Dalla Regione a Rimini, tutti contro il progetto di Cagnoni

Notizia pubblicata il 17 gennaio 2009



Categoria notizia : Fatti Curiosi


LO ‘SPEZZATINO’ non lo vogliono a Rimini. E non lo digerisce nemmeno la Regione. Che ieri, per bocca dell’assessore regionale alle Attività produttive, Duccio Campagnoli, ha fatto capire chiaramente cosa ne pensa del progetto di Lorenzo Cagnoni di riorganizzare completamente la compagine societaria di Rimini fiera, separando la gestione del patrimonio immobiliare, da quella dell’attività fieristica e congressuale vera e propria.

Campagnoli, contrario a una simile ipotes (scindere la proprietà dalla gestione) anche per la fiera di Bologna, ricorda che «Rimini fiera è a maggioranza pubblica». E visto che la Regione è intenzionata ad acquisire una quota azionaria importante di Rimini fiera, affiancando così gli altri soci pubblici, la Provincia e il Comune di Rimini, «dovremo valutare gli effettivi assetti della società».
«DI CERTO quest’operazione — conclude Campagnoli — nell’accordo che abbiamo sottoscritto, non è mai stata definita». Non si sbilancia Campagnoli, ma (guarda caso) oggi non sarà, come previsto inizialmente, a inaugurare il Sigep. Ufficialmente ha altri impegni, in realtà a Bologna la fuga in avanti di Cagnoni sul progetto non l’hanno presa bene.
‘Spezzatino’ amaro anche per la Provincia e il Comune di Rimini, e la Camera di commercio. Quanto sia in fermento la politica, lo dimostra la dichiarazione congiunta di ieri, fatta dal sindaco di Rimini Ravaioli, dal presidente della Provincia Fabbri e dal presidente della Camera di commercio Maggioli.

Premesso che «la proposta per riorganizzare la compagine societaria avvia una discussione utile, e che alla fine la fiera potrà rafforzarsi ed essere più competitiva», per i tre «un approfondimento è necessario». Creare due società da quella attuale, separando la gestione di fiere e manifestazioni dalla proprietà del quartiere fieristico, «è un passo di grande delicatezza ed importanza, in una fase in cui è in vista la partecipazione della Regione. Non va dimenticato che resta in campo l’ipotesi dell’integrazione con la fiera di Bologna, e che si sta costruendo il nuovo palacongressi».Per tutti questi motivi Comune, Provincia e Camera di commercio si attendono da Cagnoni «un pieno coinvolgimento», prima di muovere qualsiasi passo.

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