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Cantanti, attori e pensieri liberi dietro le sbarre

Notizia pubblicata il 01 aprile 2009



Categoria notizia : Spettacoli


UN CORTILE di cemento bagnato dalla pioggia conduce in una sala che, per via dello stile degli oblò e delle finestre disegnati sulle pareti, sembra una di quelle trattorie tipiche dove un gusto discutibile passa in secondo piano di fronte alla qualità del cibo.

In cui, anzi, è esattamente l’inadeguatezza del luogo l’ingrediente segreto.

E qui è la stessa cosa. “E ora qualcosa di completamente diverso” è lo spettacolo risultato dei laboratori di musica e teatro realizzati nella Casa circondariale di Bologna dall’associazione Gruppo Elettrogeno in convenzione con il Settore coordinamento sociale e salute del Comune. Due ore di intrattenimento multietnico serrato, che vede alternarsi musicisti, cantautori e attori, pensieri liberi intrappolati da un doppio strato di corpi e sbarre, movimenti illuminati e sospiri che riescono ad evadere legalmente e senza nessun pericolo.

«Ho scelto di venire a dirigere questo istituto perché ha grandi possibilità — commenta, al termine dello spettacolo, la direttrice della Dozza Manuela Ceresani — Il carcere è della città ed è giusto che la città faccia tutto quello che è possibile e necessario per rendere la carcerazione dignitosa ed aiutarci a rendere i nostri diversi da come erano, con capacità spendibili nel mondo del lavoro».
MARTINA Calmieri e Sebastiano Scollo, che hanno curato i laboratori di teatro e musica, sono completamente in linea con il pensiero della direttrice. «L’idea è esattamente quella di costruire un progetto artistico stabile alla Dozza».

foto by http://www.flickr.com/photos/francoantolini/