Progetti e auspici del presidente Vittorio Zama
Notizia pubblicata il 07 luglio 2009
Categoria notizia : Fatti Curiosi
NEL COMPRENSORIO faentino sono presenti diverse realtà che operano nel mondo dell’equitazione e fra queste va annoverato il Cars, ‘Cavalieri associati rievocazioni storiche’, nel luogo dove le scuderie rionali si allenavano prima del trasferimento al Centro Civico
Da quasi tre lustri quest’associazione dà spazio a quei cavalieri e appassionati che per diversi motivi erano stati messi ai margini dai propri rioni, facendoli comunque allenare e partecipare e alle giostre in giro per l’Italia, dove per altro hanno raccolto oltre trenta successi. «In questi ultimi anni, ci siamo dati molto da fare per cercare di ammodernare questo nostro centro», spiega Vittorio Zama, da alcuni anni presidente del Cars e unico fantino che ha vinto il palio per due rioni, il Giallo, nel 1969 e per il Bianco, nel 1976.
«Abbiamo fatto lavori per molte migliaia di euro; piantando tanti alberi, ripulendo il campo di prova e rinnovando la pista a otto, costruendo un bel ‘tondino’ apportando un ottimo terreno; inoltre sto realizzando un rettangolo di discrete dimensioni che vorrei anche illuminare vicino al nuovo parcheggio di Viale Marconi, dove, è il nostro sogno, vorremmo fosse posta un’entrata al nostro centro, in modo che sia meno pericoloso raggiungerlo. Il mio sogno nel cassetto — continua Zama — è realizzare una scuola di equitazione, dove ognuno possa cimentarsi in tutte le discipline legate al cavallo, che a Faenza ora non c’è. Ci sono tanti giovanissimi e appassionati di questo sport, e poi per cercare di dare nuova linfa alla scuola equestre faentina dei cavalieri da giostra che una volta spadroneggiava in tutt’Italia e che ora invece, a mio parere, si è molto indebolita».
IL PRESIDENTE Vittorio Zama vuole anche allargare anche la base sociale, e portare nel direttivo persone capaci ed esperte del mondo dell’equitazione: «Penso a Roberto Nonni, Pier Paolo Pasi, Mauro Graziani, Christian Malavolti, Patrizia Cavalli e Livio Foschini; vorrei cambiare anche il nome dell’associazione e trasformarlo in ‘Circolo Ippico Faentino’.
Infine vogliamo porre termine alla diatriba con gli ambienti rionali; sappiamo che è difficile ma anche noi amiamo profondamente questo sport, quindi è ora che le polemiche, siano messe da parte, perché se c’è spazio per collaborare, noi siamo disposti a farlo».
foto by http://www.flickr.com/photos/fasterbit/