Plastici chiusi a chiave e vigilati dalla Polizia. Riserbo assoluto sulle caratterisiche dei progetti
Notizia pubblicata il 30 marzo 2008
Categoria notizia : Turismo
UN LUNGOMARE al di là di ogni immaginazione: pieno di verde (finalmente) e di strutture avveniristiche. Si parla di un grattacielo in piazza Marvelli - subito smentito da Bruno Morandi, presidente della Gecos che gestirà la rivoluzione del tratto che arriva alla piazza dal piazzale Kennedy -, si mormora di una gigantesca duna che contiene un museo.
Ma di certo non c'é nulla: sulle tre proposte relative ai progetti di riqualificazione del lungomare Murri e realizzazione di parcheggi (nei tratti piazzale Boscovich - piazzale Kennedy e piazzale Kennedy - piazza Marvelli) per i quali sono scaduti ieri i termini di presentazione, non esce nessun tipo di indiscrezione e i plastici che rendono reale la trasformazione di questa importantissima parte di città , sono chiusi a chiave in una stanza di via della Gazzella, sotto l'occhio 'vigile' della Polizia municipale.
Di certo si tratterà di qualcosa di stupefacente visto il calibro degli architetti messi in campo: da Emilio Ambasz a Jean Nouvel. E i plichi contenenti i segretissimi progetti e visualizzazioni computerizzate - per metterli a punto c'é chi ha lavorato tutta ieri notte, come la Gecos - verranno analizzate nei prossimi giorni attraverso la costituzione, così come prevede la norma, di una Commissione tecnica incaricata della valutazione preliminare delle proposte progettuali, presentate oltre che da Gecos, dallo Studio Altieri di Bergamo e dal Gruppo Coopsette (tratto: piazzale Boscovich - piazzale Kennedy). E solo nelle prossime settimane il Comune metterà a disposizione del pubblico i modelli in scala delle stesse proposte progettuali «dalle quali dipende il futuro di Rimini». Parola di Maurizio Melucci, vicesindaco.
Per il momento quindi ci si attiene solo ai dati tecnici:
spesa ipotizzata sui 230 milioni di euro, autorimesse interrate (auto e moto) per un totale minimo di dotazione pari a 700 parcheggi (1400 complessivamente), opere di riqualificazione urbana del lungomare. Per quanto riguarda le aree di sosta, esse devono funzionare per almeno 400 posti auto a rotazione e contenere parcheggi da cedere in uso ai residenti e alle attività . Il Comune non sosterrà alcun costo: i soldi per la realizzazione delle opere e l'acquisizione delle aree di patrimonio dello Stato, per l'avviamento - da parte dei vincitori - dovrà arrivare dalle entrate derivanti dalla gestione dell'opera per la durata della concessione. Progetto ambiziosi, dunque, ma su cui pende la spada di Damocle del ricorso 'cautelativo' presentato da tutti gli operatori della zona porto insieme a Cna e Confesercenti. «Se i progetti danneggeranno o porteranno via spazio alle attività - dichiarano le categorie - siamo pronti a impugnarli ricorrendo al Tar».
(foto di http://www.flickr.com/photos/iguanajo)