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La musica dà i brividi sulla lama di un rasoio

Notizia pubblicata il 25 febbraio 2009



Categoria notizia : Eventi


CHE COSA SIA “Sweeney Todd”, se un semplice musical o qualcosa di più vicino al genere colto, saranno i posteri a dirlo.

Perché la storia del diabolico barbiere di Fleet Street, uscita dalla penna di Christopher Bond e divenuto thriller da spartito grazie a Stephen Sondheim, ha solo trent’anni (il debutto in scena a Broadway data 1° marzo 1979) e un battesimo esclusivamente americano, anche se ha poi fatto il giro del mondo anche via grande schermo attraverso la trasposizione cinematografica del 2007 di Tim Burton con Helena Bonham Carter nei panni della diabolica Mrs. Lovett e Johnny Depp in quelli dell’assassino che occulta i corpi delle sue vittime facedone ingrediente principale di pasticci di carne.
DOPO LE 577 repliche Usa e un imprecisato numero di versioni su tutte le migliori ribalte del mondo, una nuova produzione s’affaccia ora in Italia, nata dalla partnership tra i Teatri Comunali di Bologna e Modena, il Municipale di Piacenza e il “Rossini” di Lugo dove avverrà la prima nazionale il 21 marzo con replica il 24 all’interno del tradizionale Lugo Opera Festival (la successiva circuitazione toccherà la Ghirlandina il 17 e 19 aprile, il capoluogo di regione 8 e 10 novembre, infine Piacenza il 15 e il 17 dello stesso mese).
CHI RACCOGLIE la pesante eredità di un successo planetario, incorniciato da una vendemmia di premi e riconoscimenti (tra cui otto Tony Awards e due Grammy), è Rosetta Cucchi, la pesarese che dal 2001 è direttrice artistica del Festival lughese.

«La mia regia — racconta all’indomani di una prima sessione di prove che l’ha lasciata entusiasta per la qualità e la preparazione degli interpreti che, come i cantanti lirici, andranno in scena non microfonati — vuole sottolineare il senso di normalità che trasuda dal mostro. Paradossalmente ciascuno di noi può diventare un Todd, perché ciascuno di noi può incontrare un altro che decide di rovinargli la vita e vendicarsi diventando peggio del suo persecutore. Fare torte di carne umana diventa anzi per il negozio di Mrs. Lovett una specialità appetita e che incontra sorprendentemente i gusti dei clienti. Morale: chi mangia sarà mangiato e non ci resta che attendere che qualcuno ci ricicli».

IL PLOT grandguignolesco trova una degna ambientazione all’interno di una fabbrica abbandonata «un non-luogo dove possa prendere forma la feroce critica del testo alle convenzioni della classe borghese», spiega ancora la regista-direttrice che per i restanti cinque titoli del cartellone ha mantenuto la ventennale tradizione pionieristica e d’ccellenza del Festival.

A cominciare dal Requiem di Mozart linkato al contemporaneo in programma il 7 aprile. La trascrizione per pianoforte a quattro mani di Carl Czerny sarà suonata da Paolo Dirani e Mauro Landi con Matteo Belli voce recitante di un testo di Stefano Tassinari su dodici grandi vittime dei regimi totalitari del secolo scorso, da Garcia Lorca al cantautore cileno Victor Jara. Un’altra prima assoluta è prevista per il 30 maggio, quando, con un anno di ritardo, arriverà uno dei maestri della musica improvvisata contemporanea, “Butch” Morris, alla testa della Filarmonica Toscanini per la sua nuova creazione, Folding Space: Modette & other Songs.

foto by http://flickr.com/photos/matsuoamon/