
Con il Federalismo Rimini spera di riempire le casse
Notizia pubblicata il 25 febbraio 2011
Categoria notizia : Fatti Curiosi
Il sistema di tassazione federale è stato approvato dal Senato. Sembra che questo porterà dei notevoli vantaggi per il nostro Comune dato che le seconde case nel nostro territorio sono tantissime e potrebbero pervenire molti più soldi di quanti sinora vengono trasferiti dallo Stato.
Il senatore Pd Marco Stradiotto, ha dichiarato che analizzando i dati forniti da Copaff (Commissione paritetica sul federalismo, interna al ministero del Tesoro), Rimini avrà un incremento delle entrate del 74% ed è al quarto posto tra i comuni d’Italia che avranno più vantaggi dal federalismo municipale.
Va preso in considerazione che l’Ici, dal 2014, non ci sarà più perché sostituita dall’Imu, che passerà dal 7 per mille attuale al 7,6. Questo significa che ci sarà un incremento della pressione fiscale e continuerà ad essere pagata anche l’imposta di scopo che viene calcolata in base all’Ici della seconda casa e in base anche alle attività produttive come alberghi. Attualmente, grazie all’imposta di scopo, il Comune ricava 2,4 milioni di euro e in futuro si potrà utilizzare il denaro entro cinque anni e non entro due come la legge impone adesso.
L’assessore al Bilancio, Antonella Beltrami, non è molto positiva. Ha spiegato che lo Stato trasferirà 6 milioni di euro in meno (quelli provenienti dalle seconde case) e i vantaggi si potranno avere solo se verrà fuori il ‘nero’. Le seconde case date in affitto invisibili che dovrebbero essere scovate grazie al potenziamento degli strumenti di indagine del personale dell’Agenzia delle Entrate, che per il momento è solo un buon proposito.
Facendo due calcoli, le seconde case a Rimini (quelle dichiarate) sono 13mila. L’affitto medio durante l’anno ammonta a 4.800 euro (400 euro al mese). Ogni anno il proprietario deve versare all’erario 1.000 euro, con la cedolare secca introdotta dal governo (al 21%). Moltiplicato per i 13.000 appartamenti, si arriva a 13 milioni di euro. Lo Stato ne lascierà circa la metà ai Comuni, ma toglierà i trasferimenti corrispondenti. La Beltrami ha aggiunto: “Una partita di giro, e c’è il rischio comunque di venire decurati dal fondo perequativo nazionale. Se però le seconde case diventassero, per dire, 20mila, rimini incamerebbe cifre astronomiche”. Caccia quindi a chi cerca di driblare le tasse governative!