La droga si può battere Sanpa recita la speranza
Notizia pubblicata il 11 marzo 2009
Categoria notizia : Fatti Curiosi
SUL MAXI schermo scorrono le immagini, terrificanti, di un grave incidente stradale. E poi la testimonianza di Nico: «Avrei potuto essere io su quella macchina».
Nico invece si è salvato, ma l’incidente accaduto al suo amico Luca l’ha spinto ad affrontare un problema più grave: quello della droga. Lo stesso che aveva causato l’incidente dell’amico.
Un problema che «coinvolge — ricorda Andrea Muccioli — quasi un giovane su due». E allora la piaga dilagante della tossicodipendenza, si combatte anche così. Portando a teatro, come ha fatto San Patrignano ieri al Corso, Fughe da fermi, lo spettacolo di educazione e prevenzione che la comunità porta da anni in giro per le scuole italiane.
Uno spettacolo fatto di immagini e testimonianze dure, talvolta persino cruente, ma che riscono ad arrivare dritte ai giovani. «In 6 anni — racconta Andrea — abbiamo incontrato 500mila ragazzi. E continueremo a farlo anche qui, a Rimini».
Coinvolgendo 1500 studenti delle scuole superiori. «Sono queste le azioni concrete per combattere la droga: incontrare i ragazzi, offrire loro le testimonianze di altri giovani che hanno toccato il fondo, con la droga, e poi sono rinati. Non è coi convegni che risolviamo i problemi», attacca Muccioli, riferendosi alla quinta conferenza nazionale sulla droga, in programma domani a Trieste.
E infatti il responsabile di Sanpa, a Trieste, non ci andrà: «Andrò a Vienna, a parlare di come convertire le piantagioni di droga in terreni agricoli. La conferenza non mi interessa, è solo un’occasione mediatica, dove parlare, discutere quali droghe fanno più male... Di concreto non si fa nulla. La verità è questo governo, come quelli che l’hanno preceduto, non fa nulla. Anzi: taglia i fondi alla comunità di recupero...».
Muccioli ce l’ha soprattutto col sottosegretario Carlo Giovanardi: «Ha fatto una legge (la Fini-Giovanardi, ndr) che ha portato solo confusione, e l’hanno rifatto ministro della droga... Chi consuma va punito, in modo educativo. Chi spaccia va sanzionato pesantemente. Oggi invece succede che un ragazzo con 10 spinelli viene condannato a 3 anni di carcere perché non ha soldi per l’avvocato, e invece magari un altro fermato con 1 kg di cocaina viene assolto grazie al suo legale!».
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