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Ultima puntata della telenovela ‘Fellini’
Notizia pubblicata il 21 ottobre 2010
Categoria notizia : Fatti Curiosi
I tre principali enti soci della Fellini: il Comune, Provincia e Fondazione Carim hanno promesso che entro due o tre settimane, hanno intenzione di trovare un nuovo presidente. Dopo il no di Zavoli, il regista Tim Burton sarà contattato presto a Los Angeles perché potrebbe diventare il nuovo presidente onorario. Burton è stato il regista de La fabbrica di cioccolato, Edward mani di forbice e Sweeney Todd.
Oltre al persidente onorario verrà scelto anche uno operativo. Circolano voci sulla possibile candidatura dell’ex presidente della Rai, Roberto Zaccaria, che però nell’intervista ha risposto con fermezza dichiarando: “La Fondazione Fellini? Non sono stato interpellato e non ne so nulla. Quindi nessun commento”. Quello che è certo è che il presidente sarà scelto sempre nell’ambito del cinema, anche se dopo il gran rifiuto di Giuliano Montaldo e le dimissioni di Pupi Avati la situazione non è semplice.
Ieri, lo studioso riminese Paolo Fabbri ha ricevuto l’investitura ufficiale nel consiglio d’amministrzione della fondazione e ha illustrato nell’assemblea degli enti soci le varie proposte per il rilancio della Fellini parlando anche dei possibili candidati per il ruolo di presidente della Fellini. Il risultato? L’importante è far ripartire la fondazione visto che è praticamente ferma da febbraio, poi il resto verrà nel tempo.
Dopo le dimissioni di Mario Sesti e l’incopatibilità di incarichi per lo stesso Fabbri visto che non può essere direttore e allo stesso tempo consigliere d’amministrazione, il Comune e la Provincia hanno provveduto a completare il cda della Fellini. La Provincia ha nominato al posto di Fabbri, il regista Marco Bertozzi mentre il Comune, il sindaco di San Mauro, direttore della cineteca comunale, Gianfranco Miro Gori.
E’ stato comunicato che il debito della fondazione non ammonta più a 800mila euro ma si è ridotto a 587mila visto che non erano stati ancora conteggiati alcuni ricavi certi. A breve la Fondazione accederà un mutuo di 300mila euro, riallaccerà i rapporti con Francesca Fabbri Fellini la nipote del Maestro e ha messo in conto anche tagli drastici per riusicre ad avere una boccata d’ossigeno.
Sono molti i riminesi rimasti delusi dalla Fondazione come il capogruppo del Pdl, Alessandro Ravaglioli, che ha dichiarato: “Sulle vicende della Fellini la maggioranza si sta comportando con grande irresponsabilità, e senza coinvolgerci, quando su un tema come quello della memoria di Fellini ci dovrebbe essere un tavolo bipartisan!”, critico anche Piero Meldini che in Fondazione ha avuto un ruolo attivo e ha affermato: “Io ci sono stato nel cda della Fellini, ai tempi della presidenza di Scola, e allora le cose andavano meglio. Però sulla Fellini non si sono mai avute idee chiare! La mia idea è sempre stata quella di renderla un centro studi felliniani e sul cinema. Così non è stato e la fondazione è rimasta né carne né pesce”.