Presentazione Guida al piacere e al divertimento

Quindicesima edizione della "Guida al piacere e al divertimento" preparata dal giornalista Roberto Piccinelli ieri al Pineta by Visionnaire. Il giornalista, che ogni anno prepara questa interessante guida per gli amanti della vita notturna ieri ha presentato nella nota discoteca di Milano Marittima, ha parlato molto, e bene, della zona del ravennate.

Piccinelli ha ricordato l'importanza della vita notturna anche nel valore delle case dei centri storici, prestando attenzione ovviamente al problema del rumore, ma ricordando che "senza locali i centri storici sono desolati e desolanti, e che in questo modo perdono di valore anche le case". Accenno anche al tema della crisi economica e delle soluzioni che molti locali hanno trovato per continuare a offrire soprattutto una serie di servizi e innovazioni che puntano sulla qualita'.

"Chi si è improvvisato gestore di una discoteca senza puntare sulla qualità ha chiuso", ha infatti sentenziato il guru della bella vita, che ha segnalato come questa crisi ha portato alla ribalta l'ascesa dei "low club", locali di profilo basso con meno necessita' da parte dei clienti di sventolare banconote da 100 euro. Tante le cose positive invece segnalate dal giornalista appassionato della bella vita e del tirar tardi per i locali del ravennate, sopra tutti, ovviamente Milano Marittima e Cervia dove e' ancora la qualita' a farla da padrona. Ma anche diversi di Ravenna come il Fellini Scalinocinque, in piazza Kennedy, l’Orient Express in via IV Novembre e il Fricandò in via Maggiore.

"Milano Marittima e il Pineta - ha infatti spiegato Piccinelli - hanno sempre saputo anticipare le mode, consapevoli che per rimanere sulla cresta dell’onda occorre migliorarsi day by day e aggiungo, per fortuna che il Pineta c’è. Soprattutto nei mesi invernali, ma anche in quelli estivi. Cosa sarebbe il martedì sera, senza il Pineta?". Il giornalista attento alle nuove tendenze e i cambi anche nel modo di proporsi ad esempio dei camerieri spiega come oggi non offrano solamente la carta del bar, ma anche alcolici, champagne e altro, trasformandosi in effetti in baristi-venditori, portando alla luce una nuovo risvolto del marketing del mondo della notte, dove comunque rimane fondamentale la musica, l'ambientazione e ovviamente la bella gente.
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