Natale, poche prenotazioni. Albergatori preoccupati ma tra gli operatori c’è chi investe
Notizia pubblicata il 08 dicembre 2008
Categoria notizia : Turismo
C’È MOLTA preoccupazione fra gli operatori turistici perché a tutt’oggi sono pervenute pochissime prenotazioni per le vacanze di Natale. Il numero degli esercizi aperti nel periodo natalizio poi è nettamente inferiore a quello dello scorso anno. Sono 42 gli alberghi aperti, quasi la metà del 2007.
«A novembre — spiegano a Cervia Turismo — erano arrivate richieste anche di gruppi ma ora si è fermato tutto. C’è solo qualche richiesta per il Capodanno. Diversi alberghi aprono solo dopo il 27. Anche gli altri anni arrivavano a ridosso delle feste ma la gente in questi giorni cominciava ad informarsi». «Per Natale — conferma Terenzio Medri, presidente dell’Associazione Albergatori Ascom — non ci sono prenotazioni, ci sarà un po’ di movimento di giovani per Capodanno per una notte o due. D’altra parte Cervia non offre eventi di richiamo in quel periodo.
La crisi economica poi farà sentire il suo peso specie nella futura estate che sarà una delle più difficili del dopoguerra. La crisi ha colpito anche il ceto medio, quindi i nostri clienti, di conseguenza avremo problemi. Bisognerà controllare maggiormente le spese, forse del personale, contenere i costi. Le crisi portano alle selezioni ed i turisti sceglieranno i luoghi dove trovare la qualità». Anche per Roberta Penso, presidente di Asshotel, saranno le strutture più competitive a risentire meno della congiuntura.
«Quest’anno le festività natalizie — osserva — saranno più corte, non solo a causa della crisi, ma anche per la combinazione poco favorevole del calendario. Anche per questo motivo vi sono meno alberghi aperti, ma non sottovalutiamo che diversi sono quelli chiusi per ristrutturazione il che costituisce un segnale positivo e di fiducia. E’ proprio nei momenti difficili che bisogna rilanciare le sfide ed investire ed occorre dare merito a quegli operatori che hanno il coraggio di farlo. E’ presto per fare pronostici sulla prossima stagione ma siamo fiduciosi. Gli italiani non rinunceranno alle ferie e saranno le offerte più competitive a cogliere i risultati maggiori. La grande incognita sono gli stranieri». «E’ chiaro — aggiunge Gianluca Bagnara, presidente di Cervia Turismo — che l’aria di crisi sta raffreddando molto il movimento ma noi cerchiamo di dare agli albergatori strumenti atti a fronteggiare la situazione. La riduzione dei tassi ha portato una boccata d’ossigeno all’economia e questo ci può dare un po’ di fiducia».
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