Il premio made in Rimini Cagnoni, mister Fiera ringrazia e rilancia I progetti futuri e il dovere dell'ottimismo
Notizia pubblicata il 05 settembre 2008
Categoria notizia : Turismo
SE A RIMINI i turisti arrivano durante tutto l'anno, se la 'destagionalizzazione' non é più soltanto un'idea ma un fatto, il merito é anche e soprattutto suo. E questo é il merito che é valso a Lorenzo Cagnoni, il presidente della Fiera di Rimini, il premio Made in Rimini, consegnato l'altra sera dal presidente della Provincia Ferdinando Fabbri al Grand Hotel. Il riconoscimento, nato nel 2002 (il primo a riceverlo é stato il compianto Giuseppe Gemmani), per Fabbri premia quest'anno «una delle più brillanti intraprese del nostro territorio».
I numeri parlano già da soli: un fatturato che é decuplicato rispetto al 1998 (oggi supera i 100 milioni), un indotto economico che muove circa un miliardo di euro, un'azienda con 350 dipendenti e che, entro il 2009, dovrebbe chiudere il debito contratto per la realizzazione della nuova fiera. «Grazie alla Fiera - ha sottolineato Fabbri – sono stati conseguiti due obiettivi strategici: la destagionalizzazione del nostro turismo e il rafforzamento del sistema Rimini, in cui pubblico e privato lavorano insieme con successo».
Parole molto apprezzate da Lorenzo Cagnoni, che per una sera ha perso il tradizionale aplomb, ed é apparso decisamente commosso. Nel suo discorso, ha ricordato i prossimi traguardi della Fiera, che stanno per concretizzarsi: la realizzazione del Palacongressi e dell'Auditorium, l'alleanza strategica con Bologna e l'operazione di acquisizione della fiera di Belgrado.
In questi anni, ha aggiunto poi Cagnoni, «non ci sono mai state delle interferenze politiche (nonostante gli enti pubblici siano gli azionisti di maggioranza). Al contrario c'é stato un sostegno politico trasversale, unito a quello delle categorie e del mondo imprenditoriale». Ed é così, si augura Cagnoni, che la Fiera deve proseguire il suo cammino.
foto di http://www.flickr.com/photos/iguanajo