Anche Olmi entra nel diario onirico di Federico Fellini
Notizia pubblicata il 31 ottobre 2007
Categoria notizia : Cultura
« C'àˆ UN FELLINI 'prima' e un Fellini 'dopo' la pubblicazione del suo Libro dei sogni». Se Tullio Kezich, il maggiore conoscitore del grande regista, potesse tornare indietro nel tempo, certamente riscriverebbe in parte la biografia di Federico Fellini. Dovrebbe rivalutare la persona alla luce del suo " Diario onirico", la preziosa raccolta di disegni commentati, recentemente acquisita dalla Fondazione Federico Fellini, il cui direttore Vittorio Boarini ha curato il volume insieme allo stesso Kezich.
La "tre giorni" di Rimini
«I sogni avevano per lui un'importanza inimmaginabile - spiega quest'ultimo -, erano una sorta di altro lavoro, una vera e propria creazione. Quando il suo psicanalista Ernest Bernhardt lo capì, lo spinse a scriverli e a disegnarli. Leggendoli ora, molte cose si sono chiarite. Il libro é strapieno di rivelazioni visto che Fellini faceva tesoro dei suoi sogni».
A QUESTO LIBRO, in esposizione all'Auditorium Parco della Musica di Roma fino al 7 novembre (e dal 20 gennaio a Rimini), é dedicato il Convegno internazionale in programma a Rimini dall'8 al 10 novembre, data in cui sarà assegnato il Premio Fondazione Fellini a Ermanno Olmi. Dopo Martin Scorsese e Roman Polanski, il prestigioso riconoscimento va ad un italiano, non solo uno dei maggiori protagonisti del cinema italiano, ma anche un amico fraterno del regista scomparso. Dopo l'importante riconoscimento e dopo l'ultimo Centochiodi, Olmi chiuderà definitivamente la sua attività di regista della finzione: «Tornerò al mio primo grande amore: ai documentari».
A RIMINI si parlerà di sogni ed é proprio uno dei tanti sogni di Fellini, a testimoniare la stima reciproca fra i due registi: quello del "quarto fratellino coraggioso". Parla di un grosso pesce carico di tritolo che il bimbo riesce a rendere inoffensivo. Il finale al sogno scritto da Fellini é: «I quattro fratellini coraggiosi verranno premiati in una pubblica cerimonia, tutti si commuoveranno ed Ermanno Olmi potrà farne un bellissimo film».
Olmi quindi, ai suoi occhi, figura come regista capace di filmare l'autentica anima infantile, intrepida e salvatrice. Ed é questo il piano su cui i due grandi autori si trovavano all'unisono.
L'ASSEGNAZIONE del premio chiuderà una due giorni di confronti e dibattiti sul tema dei sogni di Fellini. E' qui che si comincerà ufficialmente a valutare in senso critico la produzione onirica del maestro. Al fine di iniziare un'indagine completa su un corpus ancora inesplorato, sono stati invitati esponenti delle più varie discipline, letterati, artisti, psicanalisti, storici del cinema, delle arti e delle lettere. Interverranno, tra gli altri: Vincenzo Mollica, gli scrittori Ferdinando Camon e Marco Lodoli, gli psicoanalistiBruce Sklarew, Massimo Recalcati, Antonio Ferro, Christian Gaillard e Lella Ravasi Bellocchio, lo storico della letteratura Carlo Ossola, lo storico dell'arte Alberto Boatto, il filosofo Umberto Curi, gli artisti Milo Manara e Carlo Maria Mariani, il giornalista e scrittore Sergio Zavoli. A coordinarli ci sarà Kezich, che con amarezza sottolinea la scarsa attenzione italiana alla pubblicazione del Libro dei sogni: «Se pensate che Le Monde ha dedicato un'intera pagina all'evento... Per fortuna che il pubblico ha invece già dimostrato una eccezionale partecipazione». A questo pubblico, cioé a tutti coloro che sono interessati a conoscere i risvolti più profondi dell'inconscio felliniano, da cui l'autore ha tratto ispirazione per la sua arte, é dedicato l'appuntamento di Rimini che, tra gli eventi collaterali, offre anche la mostra "Otto e mezzo a colori" del fotografo Paul Ronald che, a sue spese, realizzò le uniche immagini a colori sul set del film del 1963.