I magnifici quattro scelti tra una ‘folla’ di libri concorrenti Ben 39 i volumi valutati dalla giuria tecnica che alla fine, pur a fatica, ha indicato la quaterna che si contenderà l’Aquila d’oro
Notizia pubblicata il 07 giugno 2009
Categoria notizia : Cultura
‘L’ORO DELLA CAMORRA’ di Rosaria Capacchione (Bur Rizzoli), ‘Andreotti’ di Massimo Franco (Mondadori), ‘Cuori allo specchio’ di Massimo Gramellini (Longanesi) e ‘I predatori dell’arte perduta’ di Fabio Isman (Skira).
Per la giuria tecnica del Premio Estense, riunita ieri mattina nella sede di Unindustria Ferrara che promuove il Premio stesso, non è stato facile sceglierli tra 39 in concorso, ma alla fine è tra questi quattro libri che il 26 settembre verrà proclamato il vincitore dell’Aquila d’oro 2009. «Quest’anno abbiamo toccato quasi il record di partecipanti — ha commentato Piero Puglioli, presidente di Unindustria Ferrara — se si considera che finora il massimo di libri accreditati era stato, qualche anno fa, di quaranta opere. Per noi organizzatori questo è senza dubbio un motivo di grande soddisfazione perché dimostra che nonostante l’età, questo Premio, nato nel 1965, continua a mantenersi giovani».
E’ quindi toccato a Ferruccio De Bortoli, presidente della giuria tecnica (composta da Alberto Faustini, Aldo Forbice, Laura Laurenzi, Mauro Mazza, Giancarlo Mazzuca, Valentino Pesci, Folco Quilici, Bianca Stancanelli, Pierluigi Visci) illustrare come è consuetudine i quattro volumi che, ha sottolineato, sono davvero molto diversi come genere l’uno dall’altro.Con ‘L’oro della camorra’ si è scelto di ‘premiare’ l’inchiesta giornalistica, un’inchiesta per la quale Rosaria Capacchione, dopo essere stata minacciata di morte insieme a Roberto Saviano e al magistrato Raffaele Cantone, vive ora sotto scorta.
E’ invece una biografia, o come recita il sottotitolo ‘La vita di un uomo politico, la storia di un’epoca’ il libro di Massimo Franco dedicato ad Andreotti che, ha ricordato De Bortoli, non ama le biografie dei personaggi in vita ma avalla l’opera commentando: «In fondo sono postumo da vivo di me stesso».Parla invece d’amore ‘Cuori allo specchio’ in cui il vicedirettore della Stampa riunisce le storie che i lettori, da dieci anni, raccontano alla rubrica che dà il titolo al libro.
Infine l’arte. O meglio ‘I predatori dell’arte perduta’. O megli ancora il saccheggio dell’archeologia in Italia. Un vero e proprio dossier nel quale Fabio Isman resoconta di 25mila opere ritrovate e fotografate, di personaggi inquisiti, musei coinvolti, un milione di oggetti trafugati e ricettati.
Ora i quattro libri selezionati saranno sottoposti al vaglio e alla lettura della giuria popolare composta da 40 cittadini ferraresi che si affiancheranno alla giuria tecnica per decretare congiuntamente il vincitore dell’Aquila d’oro.
Un riconoscimento, ha annunciato De Bortoli, verrà comunque assegnato all’autore di uno dei 35 libri esclusi: Candido Cannavò, recentemente scomparso, autore di ‘Pretacci’. «Il regolamento — ha spiegato il presidente della giuria — premia solo personalità viventi ma ci è sembrato giusto, alla cerimonia di settembre al Comunale, invitare il figlio Alessandro per rivolgere così un pensiero a quel grande giornalista che è stato suo padre».
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