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Pontile, i bagnini mettono i 'pali'. Lettera al sindaco: «Le prove tecniche devono essere fatte in mare»

Notizia pubblicata il 18 aprile 2008



Categoria notizia : Cultura


«DI GURU e di scienziati ne abbiamo avuti troppi. Non ci fidiamo più, nè di questi, nè delle prove in vasca che possono essere pilotate. Per il pontile vogliamo delle prove in mare, almeno con sette/otto pali.

Solo con questo sistema possiamo avere la certezza che non si creerà  erosione». A chiedere con toni accesi di tornare alla soluzione prospettata inizialmente, é il presidente della Cooperativa bagnini Enzo Manzi che proprio oggi invierà  al sindaco una lettera che ieri circolava tra le altre categorie per essere sottoscritta da tutti, compreso commercianti, artigiani e albergatori. Per la terza volta si tenta di formare un unico fronte. Che in questo caso ha già  trovato spalla anche nel presidente della Confcommercio Sergio Pioggia, una serie di motivi, ordine pubblico, immagine e utilità , contrario al progetto.

Manzi intanto sbotta: « Non possiamo rischiare. Vogliamo vedere sul posto l'effetto di quel pontile in mare, perchè di erosione ne abbiamo abbastanza, come pure del ripascimento che porta fanghi e detriti.

Tant'é che la nostra spiaggia é diventata un campo da arare, adatto a seminare granoturco. Servono prove certe. Vogliamo quelle, altrimenti contestiamo tutto. L'anno scorso con l'assessore eravamo già  d'accordo per la prova sul posto. Quella in mare era stata effettuata anche per le scogliere di Misano che hanno causato effetti, ora sotto gli occhi di tutti. Bisogna mettere due pali vicino la riva e altri più in là . Vogliamo vedere con i nostri occhi cosa succede con le mareggiate».

«Questo pontile _ sbotta Pioggia _ é nato con un esempio sbagliato: quello della Versilia. Il nostro contesto é diverso. Di fronte c'é viale Ceccarini, che é un cannocchiale, e in fondo c'é piazzale Roma, che é un balcone sul mare. Sono contrario a quest'opera». I motivi? «Non ha un'esplicita funzionalità  per gli attracchi, é difficile da gestire per motivi di ordine pubblico, si fa già  fatica a controllare piazzale Roma, oltretutto la struttura sembra un casotto per pescatori, una brutta appendice del Ceccarini che si utilizzerebbe solo d'estate.

Per andare a spasso abbiamo già  la passeggiata che va dal Marano a piazzale San Martino e per mangiare ci sono già  tanti ristoranti in spiaggia. Perchè spendere tutti questi soldi? Abbiamo pensato poi cosa implicano i locali sul pontile, compreso le reti fognarie da realizzare? L'assessore, anzichè parlare di fattibilità , pensi piuttosto all'utilità Â». Ma Alessandro Casadei va dritto per la sua strada e, seppur alle prese con gli ostacoli da superare ribadisce: «L'obiettivo nostro é partire con i lavori in questa legislatura».

(foto di http://www.flickr.com/photos/dmarz55)