Ponte di Tiberio, la pensione é lontana
Notizia pubblicata il 28 settembre 2007
Categoria notizia : Turismo
Un nuovo viadotto, ma non prima del 2011, cambierà tutta la viabilità
 IN UNA sola ora, dalle 18 alle 19, di un giorno normale (quindi anche senza pioggia) sul ponte di Tiberio passano: 715 auto, 32 veicoli commerciali, 360 fra bici e moto, 155 bici e moto... contromano.
Sarebbe curioso vedere la faccia di un turista di fronte a questa cifre.
Inevitabile arrivare alle conferenza stampa di ieri dove l'assessore ala mobilità Paola Taddei annuncia, dopo 2mila anni, che il ponte di Tiberio é finalmente destinato alla pensione.
Sopporterà solo pedoni e ciclisti, primo tratto di una passeggiata che arriverà sino all'arco d'Augusto.
MA NON sarà oggi, né domani. L'assessore Taddei (nel 2007) ha parlato di un referendum nel 2009, di una strada nel 2010 e di un nuovo ponte, quello che dovraà prendere il posto del monumento, a seguire.
Non si sa bene quando anche perché il salto sul Marecchia, nel punto più largo del fiume e cioé all'altezza dell'innesto con l'Ausa costerà non meno di 10 milioni di euro. In ponte collegherà a sud una nuova strada che correrà parallela all'Ausa e a nord la via Tonale.
Nel cassetto degli auspici, o dei sogni, del dirigente alla mobilità Massimo Totti c'é anche un futuro collegamento, nei pressi del parco della Pace con la via Emilia .
Meglio ancora un altra bretelle tra via Aldo Moro e la via Marecchiese.
Il tutto risponde ad una precisa filosofia che anticipa le linee del piano urbano della mobilità : in sostanza le strade saranno tre categorie diverse.
A) DI TRANSITO. In poche parole quella strade che sopportano un traffico di attraversamento non diretto al centro. In questo ambito rientra il nuovo ponte con la direttrice via Panzini-Jano Planco-Marzabotto-Marecchiese-nuova via Deviatore-via Tonale-viale XXIII Settembre e quindi via Emilia. E una seconda, che parte da via Roma, supera il ponte dei Mille (che diventerà a senso unico) e finisce per incrociare la via Tonale.
B) DI DISTRIBUZIONE. E' il destino delle vecchie circonvallazioni che, in previsione di un ingresso al centro storico sempre più vietato, collegheranno gli assi di penetrazione. In sostanza una colossale rotatoria, a senso unico antioraria che costeggia le mura.
C) DI PENETRAZIONE Sono quelle strade che uniranno gli assi di grande scorrimento alla circonvallazione del centro come i raggi di una bici collegano il cerchio al mozzo. Per ora le vie individuate allo scopo sono: Dario Campana, via marecchiese, via Di Mezzo, via Covignano, via monte Titano, via Bramante, via XX Settembre.
E' EVIDENTE dai prospetti consegnati alla stampa che il naturale tragitto dell'asse che avrebbe dovuto portare al nuovo ponte era la prosecuzione di via Marzabotto.
Ma sul cammino un bel giorno é spuntata una villa (oggetto poi di tante polemiche) che ha imposto una traettoria complicata e un po' involuta lungo l'argine dell'Ausa. Ad ogni buon conto questo é il piano. Sui tempi non garantiamo.