Quali Politici al Meeting di Rimini??
Notizia pubblicata il 19 agosto 2007
Categoria notizia : Musica
Parte la kermesse di Cl «Tutti vogliono esserci I politici? Scegliamo noi» Marco Aluigi racconta i retroscena dell'evento. Berlusconi saluta con affetto il Meeting ma quest'anno non viene a Rimini. Lo ha detto ieri lui.
«E noi del Meeting lo sapevamo già. Berlusconi non è inserito nel programma». Marco Aluigi, è il responsabile dell'ufficio Convegni. Ricopre l'incarico dal 2000, ha appena 33 anni e ha già conosciuto mezzo mondo grazie al Meeting e a Cl. Ma ci dica la verità: se il Berlusca si fosse autoinvitato in extremis, lo avreste accolto a braccia aperte...
«Posso assicurarle una cosa».Quale?« Non riceviamo mai imposizioni dall'alto. Con tutto il rispetto: decidiamo noi chi invitare e chi no». Decidiamo noi, ha detto. Chi siete voi? «La redazione nazionale del Meeting, composta da una ventina di persone, fra le quali Cesana, Vittadini e Vignali. Ci incontriamo ogni 40-60 giorni e abbiamo una trama di rapporti consolidati, ormai in tutto il mondo. Gli incontri, gli inviti, nascono da queste amicizie, da questi scambi di esperienza; non è un lavoro astratto fatto a tavolino».
Con voi c'è anche don Carron, il successore di Giussani alla guida di Cl?
«Sì. Quest'anno ha presenziato un paio di volte ai nostri incontri. Dà delle indicazioni generali sul tema. Noi cominciamo a fine settembre a organizzare il lavoro per l'agosto successivo.
Partiamo dal titolo del Meeting che per il 2007 è legato alla parola verità. Lo scorso inverno Carron ci ha parlato di verità».
A proposito di titoli: molti sostengono che sono un po' astrusi, complicati...
«Per me sono attualissimi. E aggiungo: il modo più semplice per capire il titolo del Meeting è venire al Meeting».
Lei grazie al Meeting sta conoscendo mezzo mondo...
«Sì, ho la fortuna di contattare, incontrare, conoscere, in qualche caso diventare amico di personaggi incredibili. Penso a Magdi Allam, che sarà stasera qui con noi, e penso a tanti altri.
E' un'esperienza umana entusiasmante, mi arricchisce ogni giorno. Il debutto fu incredibile...».
Cioè?
«Era il 2000, avevo 26 anni. Mi dissero: telefona alla segreteria di
Mario Monti, allora commissario europeo. Io feci il numero, pensavo di parlare con la segreteria e invece chi trovai?».
Chi trovò?
«Mario Monti in persona! Che tremarella. E non le dico con Berlusconi...».
Dica, dica...
«Ferragosto 2002, ricordo anche l'ora: 18,40. Mi squilla il telefonino: Buonasera dottor Aluigi, sono
Silvio Berlusconi...».
E lei?
«Sono rimasto zitto cinque secondi, ho pensato anche a uno scherzo. Ha rotto lui il ghiaccio. Sette giorni dopo Berlusconi doveva venire al Meeting, mi disse a che ora sarebbe arrivato e aggiunse che era a nostra totale disposizione. Gentilissimo e simpaticissimo».
Ma questi politici insistono molto per venire al Meeting?
«E' una bella vetrina, ci tengono. Ma ci tengono tutti, non solo i politici».
Gente che non vuole venire?
«Da quanto mi risulta non è mai successo che un invitato abbia detto direttamente: non mi interessa venire da voi».
Il suo telefono sarà rovente con la gente che si mette in fila per....
«In certi periodi ammetto che squilla in continuazione».
Ma i relatori li pagate?
«Rimborso delle spese di viaggio e alloggio. Molti si pagano di tasca loro il viaggio, l'albergo e i pasti. Mai dato gettoni di presenza a nessuno».
Brividi nella schiena?
«
Quando venne il Papa, anche se ero un bambino di 8 anni. O quando abbiamo messo allo s
tesso tavolo, nel 2005, i ministri degli esteri isreaeliani e palestinesi. Non si incontravano da un anno. Alla fine si diedero la mano. Commovente. E me lo lasci dire: certe cose succedono solo qui».
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