Così ci vedono i satelliti che ci spiano. Ce ne sono più di 850 sulle nostre teste: dove arrivano i loro occhi elettronici?
Notizia pubblicata il 14 dicembre 2007
Categoria notizia : Fatti Curiosi
SONO PASSATI 50 anni da quando, il 4 ottobre del 1957, l'Unione Sovietica lanciò il primo satellite artificiale, lo Sputnik 1. Oggi si stima che sopra le nostre teste ce ne siano circa 850 in continuo movimento per i più svariati scopi; dalle ricerche astronomiche di galassie e pianeti a quelli per le telecomunicazioni, quelli per la navigazione Gps, quelli militari e tanti altri.
COME classificarli? Ad esesempio secondo la loro altitudine rispetto alla Terra. Ci sono innanzitutto i Leo (low earth orbit ), che orbitano dai 160 ai 2000 km sopra il nostro. Impiegano circa 90 minuti a compiere un giro intorno alla terra con una velocità di 27mila 400 km all'ora. In questa categoria rientra anche il telescopio spaziale Hubble, un immenso satellite lanciato nel 1990 dalla Nasa per l'osservazione dei corpi celesti.
E sempre in questa fascia figura la costellazione dei satelliti per la telefonia, per la meteorologia, per l'osservazione fotografica della terra. I Meo (medium earth orbit) ruotano fra i 2mila e i 36mila km, di altitudine: per effettuare un'orbita completa impiegano dalle 2 alle 12 ore a seconda della propria inclinazione. Infine gli Heo (hight elliptical orbit) viaggiano ad un'altitudine compresa fra i 700 ed un massimo di 40mila km.
Un'ulteriore categoria é quella dei satelliti Geostazionari:la particolarità di questi ultimi é che - posizionati direttamente sopra l'Equatore ad una altitudine di circa 36milia km - ruotano alla stessa velocità con cui la terra ruota sul proprio asse. Il risultato é che l'oggetto risulta "fermo" nel cielo rispetto a noi che lo osserviamo. Il gruppo é rappresentato da satelliti televisivi, meteorologici Meteosat e dalla serie dei maggiori sistema di radiocomunicazione satellitare civile (telefonia, dati ecc..), ovvero Inmarsat e Thuraya.
CENTINAIA di occhi elettronici invisibili sono puntati insomma sopra di noi. Ma fin dove riescono a vedere? I satelliti di tipo commerciale Ikonos e Quickbird, i quali attualmente posseggono le più alte risoluzioni spaziali per scopi non militari, possono arrivare fino a risoluzioni di 50 centimetri che permettono di identificare, in parte, anche veicoli. I satelliti militari invece possono arrivare, tramite successiva interpolazione dell'immagine (cioé servondosi di software che le "ritoccano" per aumentarne la precisione) a 10 centimetri di risoluzione, il che consente di descrivere un veicolo e l'agglomerarsi di 2 o 3 persone.
Attualmente sono presenti piattaforme in grado di spingersi, pure con l'ausilio di tecniche morfologiche, a risoluzioni sotto i 10 cm, in pratica si tratta di veri e propri telescopi puntati a terra. Si deve tuttavia sfatare il mito che sia possibile seguire le persone come se ci fosse una telecamera puntata sempre sopra di esse. Le esigenze orbitali dei satelliti ad orbita bassa garantiscono un intervallo di osservazione di alcuni secondi con sensore orientabile e solo con una costellazione di satelliti é possibile garantire una ripetitività inferiore al giorno sullo stesso punto.
CON UN PC, da casa, possiamo sbirciare anche noi il pianeta o la nostra città . I due principali siti in cui trovare immagini ad alta definizione della terra sono questi: http://worldwind.arc.nasa.gov/index.html (é quello di riferimento per la Nasa) e http://earth.google.com. E' possibile anche acquistare immagine da satellite personalizzate. Se vogliamo scegliere in un archivio già esistente e con prezzi a buon mercato, si può digitare http://www.terraserver.com.Se invece, senza badare a spese, vogliamo qualcosa con risoluzioni fino 0.5 metri su pixel, possiamo consultare la società americana Mda (http://gs.mdacorporation.com) oppure l'italiana Euroimage (http://www.eurimage.com): con 30000 euro ci forniscono tutta l'Italia con una risoluzione di 15 metri!Â
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LA DIFESA AEROSPAZIALE USA LO FA DAL 1955 PER I BAMBINI...Â
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Nella notte santa uno segue Babbo Natale
UNA CURIOSITA' per i più piccini. Il Norad (la sigla sta per North American Air Defense Command), ovvero l'ente americano che coordina tutti i gli oggetti in volo ed in orbita, nella notte fra il 24 e il 25 dicembre "traccia" gli spostamenti di Babbo Natale nel suo giro attorno al mondo per consegnare i regali ai bambini.
Questa tradizione nacque nel 1955, quando un grande magazzino della catena americana Sears stampò male un numero di telefono e molti bambini, pensando di chiamare Babbo Natale, chiamarono invece il Norad. Da quel giorno molte persone a Cheyenne Mountain, sede del Norad, rinunciano a parte del loro tempo libero per rispondere al telefono o fornire aggiornamenti ai moltissimi bimbi interessati. Sono le informazioni satellitari di Norad (ornite dal comando spaziale americano) e le informazioni radar a rendere possibile l'intercettazione di Babbo Natale. Il personale riporta i dati esattamente come appaiono nei loro schermi rappresentando realmente lo spostamento proprio dal polo Nord al polo Sud.
(photo by Joe Hastings)