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Riflettori sulla pittura toscana. Quattro conferenze per approfondire i temi della mostra

Notizia pubblicata il 29 ottobre 2009



Categoria notizia : Cultura


Piacenza - Quattro conferenze per approfondire temi del percorso della mostra Pittura toscana alla Ricci Oddi. Collezioni a confronto, in corso alla Galleria d'arte moderna in via San Siro. Un'esposizione che presenta una raccolta di dipinti prevalentemente di piccolo formato, di proprietà di un collezionista che ha espressamente chiesto di rimanere anonimo, appassionato delle opere di artisti nati o formatisi in Toscana tra Otto e Novecento.

L'itinerario ha la sua naturale prosecuzione nelle sale del museo frutto della donazione di Giuseppe Ricci Oddi alla città e nel quale si ritrovano alcuni degli artisti della mostra. Il programma di incontri, che è stato illustrato ieri nell'aula didattica della "Ricci Oddi", è stato organizzato da Davide Gasparotto, della Soprintendenza per i beni storico-artistici di Parma e Piacenza, e finanziato dalla Fondazione di Piacenza e Vigevano, la quale ospiterà gli appuntamenti nell'auditorium di via Sant'Eufemia, 12, per quattro venerdì, con inizio alle 17.30.

Il 6 novembre interverrà la restauratrice Muriel Vervat su "La tecnica pittorica dei macchiaioli", il movimento che è al cuore dell'esposizione piacentina. Vervat, insieme a Giovanna Damiani, già soprintendente per i beni storico-artistici di Parma e Piacenza, è autrice del volume Con la matita e col pennello, libro multidisciplinare edito da Mauro Pagliai su recenti indagini e restauri compiuti nell'ambito di un progetto di conservazione di un gruppo di opere della Galleria d'arte moderna di Palazzo Pitti a Firenze. Complice la prediletta pratica della pittura en plein air, si andavano infatti modificando le tradizionali procedure di preparazione delle tavole e delle tele, mentre si affacciavano sul mercato i pigmenti arricchiti di prodotti chimici e, tra i supporti, facevano la loro comparsa legni esotici, magari ricavati dalle scatole per sigari.
Il 13 novembre sarà Carlo Sisi, già direttore della Galleria d'arte moderna di Palazzo Pitti, a parlare degli "Italiani di Parigi", quegli artisti che, come Giovanni Boldini, Federico Zandomeneghi e Giuseppe De Nittis, trovarono terreno fertile alla loro creatività nell'effervescente capitale francese.
Il 20 novembre Fernando Mazzocca, professore all'università di Milano, parlerà di Telemaco Signorini, rappresentato alla mostra piacentina dalla suggestiva Marina di Viareggio, del 1860 circa, pressapoco coeva dell'Asinello poppante della "Ricci Oddi", attualmente prestato all'antologica sul pittore fiorentino presso Palazzo Zabarella a Padova, a cura dello stesso Mazzocca.
Il 27 novembre il livornese Vincenzo Farinella, docente all'università di Pisa, concluderà il ciclo con "L'eredità di Fattori nella pittura labronica del Novecento".
Gasparotto ieri si è soffermato sul profilo dei relatori, «tra le voci più autorevoli sulla cultura artistica del nostro Ottocento», mentre l'assessore alla cultura Paolo Dosi e il presidente della "Ricci Oddi", Vittorio Anelli, hanno ricondotto l'iniziativa, e la mostra, al progetto più ampio di rilancio del museo di via San Siro. Tra l'altro, in questi giorni - ha annunciato Anelli - debutterà il servizio di audioguide, attraverso trenta apparecchi forniti dalla ditta Tonwelt di Berlino, che si occupa del settore anche a Palazzo Reale di Milano e a Palazzo dei Diamanti a Ferrara. I testi, registrati in italiano e in inglese, sono stati supervisionati da Antonella Gigli, dirigente del settore cultura del Comune.