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Il ventenne di Tolmezzo vince il bronzo nella combinata, il carabiniere giunge terzo nello slittino
Notizia pubblicata il 16 febbraio 2010
Categoria notizia : Sport
OLIMPIADI Alla seconda giornata arrivano dal Canada buone notizie dagli atleti azzurri che conquistano due podi
WHISTLER (CANADA). L'Italia festeggia la prima medaglia alle Olimpiadi di Vancouver. Alessandro Pittin vince il bronzo nella combinata nordica, la specialità che unisce salto dal trampolino e 10 km di fondo.
Una medaglia inaspettata quella del ventenne di Tolmezzo, la prima nella storia per l'Italia nella combinata. L'azzurro ha costruito l'impresa grazie al salto, che di solito non è la sua specialità. Un salto di 100 metri, lui che di solito non va oltre i 93 e mezzo, che lo ha fatto partire con 48 secondi di ritardo dal primo, Janne Rynnanen, ma a soli 2'' dal leader di coppa del mondo, il francese Lamy Chappuis, che poi si è andato a prendere l'oro davanti allo statunitense Spillane. "E' il giorno più grande della mia vita - ha detto Pittin - Solo all'ultimo metro ho capito che potevo arrivare a medaglia, ma non sapevo se ero terzo o quarto. Sono felice, non avevo mai nemmeno sperato in una medaglia. E' stato incredbile, ancora non riesco a crederci.
Sono riuscito a tirar fuori tutto quello che avevo. Ho cercato di fare di tutto per restare con il gruppo, ho fatto una bella gara. Il futuro qui a Vancouver? Per adesso mi accontento di questo risultato incredibile". La prima medaglia raccolta dall'Italia riempie di orgoglio il presidente del Coni, Gianni Petrucci: "Per noi è il successo di un investimento nel quale abbiamo sempre creduto - ha spiegato - A Torino Pittin l'abbiamo portato a gareggiare sedicenne. Quattro anni dopo ci ha ripagati alla gra n d e " . Alla seconda partecipazione ai Giochi (quattro anni fa a Torino chiuse 46°) Pittin la stoffa dei forti però l'ha sempre avuta, avendo vinto per tre volte il campionato del mondo junior. Dal 2008 fa parte della squadra nazionale A, allenato da Giuseppe Chenetti per la parte del fondo (lo stesso tecnico che nel 2006 portò Di Centa alla conquista dell'oro nei 50 km) e da Harald Rodlauer per il salto. Ordine d'arrivo: 1.
Jason Lamy Chappuis (Francia) 25'47"1; 2. Johnny Spillane (Usa) +0"4; 3. Alessandro Pittin (Italia) +0"8. Zoeggeler bronzo Un bronzo per rinforzare la leggenda. Armin Zoeggeler sale sul podio nello slittino per la quinta Olimpiade consecutiva e anche se gli sfugge la terza medaglia d’oro, che gli avrebbe permesso di eguagliare il grande Hackl, si conferma tra i più grandi atleti di sempre del nostro sport. Sono stati giorni difficili per il carabiniere di Foiana sulla pista di Blackcomb: la tragedia del georgiano Kumaritashvili, che ha toccato le corde delle emozioni di tutti, il conseguente abbassamento della linea di partenza e poi le condizioni meteorologiche che per due giorni hanno flirtato con l’armata di Germania. Armin ha subito collezionato distacchi pesanti da Loch, il nuovo prodigio dei pattini e da Moeller, l’a l t ro tedesco. Con una terza manche decisamente brutta, ha permesso al russo Demtschenko di avvicinarsi pericolosamente, ma lì ha costruito il capolavoro, l’ennesimo da Cannibale della slitta. Anziché smontarsi, ha reagito da campionissimo e ha disegnato una quarta manche non perfetta, ma tutta grinta e tenacia per rimanere aggrappato alla storia. Alla fine non conta lo svantaggio accumulato dal vincitore Loch, un secondo e 290, ma il piccolo disavanzo, 3 centesimi, rifilato al russo.
Un’inezia in oltre tre minuti di gara complessivi, ma quanto basta per consegnarlo una volta di più alla storia. "Sono soddisfatto - sorride dopo l’ultima discesa - perché non ricordo una gara così complicata, per tanti motivi. Dopo la terza discesa ero preoccupato, ma ho saputo reagire: vincere una medaglia per la quinta Olimpiade consecutiva mi dà una felicità enorme". E forse nuovi stimoli per fissare ancora più in là la data del ritiro: magari dopo Sochi 2014 e un’altra impresa titanica.