Pippo Delbono, scene dalla tragedia quotidiana. Teatro Esclusiva Regionale a Correggio

«IN QUESTI mesi abbiamo lavorato in uno spazio completamente diverso e questo teatro ci crea ripensamenti e difficoltà. Quando sono arrivato in sala mi è venuta la depressione...Ci ritroviamo pieni di teatri all’italiana dove chi parla in un altro modo non ha spazio».

Pippo Delbono presenta in esclusiva regionale il suo ultimo lavoro teatrale La menzogna, ispirato alla tragedia della Thyssen Krupp accaduta un anno fa, che, dopo il debutto lo scorso 21 ottobre a Torino, alle Fonderie Limone, va in scena a Correggio al Teatro Asioli da domani fino a domenica.
LA CONFERENZA stampa, che ieri si è tenuta a Bologna in casa dell’associazione Alliance Francaise, ha fornito al regista il pretesto per affrontare molte questioni spinose che partono proprio da un paragone tra il nostro paese e la Francia, terra cui il regista sembra molto legato e dove «gli spazi per il teatro sono davvero contemporanei». Ma sono l’attualità della nostra Italia e la situazione del nostro teatro i contesti in cui Delbono si muove: entrambe le realtà sono, secondo il regista, schiave della menzogna. E così i fatti delle purtroppo famose acciaierie di Torino sono il punto di partenza di uno spettacolo che è un viaggio poetico, politico e spirituale.

«Portare ‘La menzogna’ al teatro di Correggio —dice Delbono — è come rifarlo nuovo, appunto per motivi di spazio». E aggiunge: «Non ho voluto fare uno spettacolo sui morti sul lavoro, ma capire se quell’incidente con i morti strumentalizzati poteva fare bruciare qualcosa dentro. Credo la prima menzogna inizi dai giudizi degli intellettuali».
QUESTO è stato anche uno spettacolo che ha rimesso in discussione la compagnia di Delbono, «ha rotto la routine in cui una compagnia dopo tanti anni si ritrova e creato rotture anche con la produzione». Sono cadute un po’ di maschere, come ci tiene a sottolineare Delbono, che parla anche dei suoi Racconti di giugno, un viaggio autobiografico, presente anche nello spettacolo, attraverso fatti dolorosi della vita. E così nel suo spettacolo, che parla davvero di tutto, c’è un video di padre Alex Zanotelli che denuncia lo scandalo di un monopolio mondiale della ricchezza, spartita tra poche famiglie. “La menzogna”, ancora in una fase di studio, è una produzione a più soggetti internazionali, tra cui Emilia Romagna Teatro, nell’ambito del progetto Prospero.

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