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Pierluigi Bersani e la sua promessa di futuro Relax a Rimini
Notizia pubblicata il 27 ottobre 2009
Categoria notizia : Fatti Curiosi
RIMINI. E' l'una di notte di domenica e Andrea Gnassi telefona a Pierluigi Bersani per i complimenti. «Ero consigliere quando lui era presidente regionale» spiega il segretario provinciale del Pd che ieri ha illustrato i risuItati delle primarie organizzate per scegliere il leader nazionale e quello regionale. Il neo segretario ha restituito a Gnassi le belle parole promettendo una visita a Rimini per «rilassarsi un po' dopo le fatiche congressualì».
L'occasione è offerta dalla Conferenza programmatica di fine novembre in vista delle regionali. Detto questo, Gnassi ha spiegato che nel Pd non c'è più posto per litigi, correnti e guerre per bande.
RIMINI. Alta Valmarecchia e Novafeltria scelgono Pierluigi Bersani. Nei sette Comuni le primarie hanno dato questo esito: Bersani 59.65 per cento, Franceschini 27.37, Marino 12.97. Il coordinatore di zona del Pd, Rolando Rossi, commenta. «Un bellissimo risultato per la democrazia, per il nostro partito, per il nostro Paese». Da segnalare il testa a testa di Casteldelci: Bersani 46.66, Franceschini 42.22. Vittoria di Bersani anche a Novafeltria: Bersani 61.71 per cento, Franceschini 25.52, Marino 12.76
Affluenza. L'analisi di Gnassi parte dai numeri, perchè in "politica contano". Primarie 2007 (quelle di Veltroni): 18.041 elettori. Primarie 2009: 18.125 (84 in più). "Vuoi dire che in tre anni abbiamo radicato un partito fondato su pluralismo e partecipazione». In Emilia Romagna si sono presentati alle urne in 391mila (meno 10 per cento rispetto al 2007, più 0.7 a Rimini). «Non dico che siamo i più forti, però la politica si misura con i risultati - aggiunge Gnassi -.Il nostro è un dato straordinario: una soddisfazione per il Pd e mia personale» .
Il voto. Il segretario evidenzia il mancato ribaltone, Bersani ha vinto come in occasione del primo turno dedicato agli iscritti del Pd. E il calo? «E' cosi ovunque, oggi non è questo che conta, lo ha detto anche Franceschini». Per la segreteria nazionale Bersani primeggia con il 53.7 per cento (53.5 è il dato regionale), Franceschini risponde con 31.8 (34.4 in regione) e Marino con 14.5(12.2). Nel primo turno le percentuali erano rispetttvamente 61 per Bersani, 27 per Franceschini e 12 per Marino. Segreteria regionale: Stefano Bonaccini 50.7, Mariangala Bastico 34.1, Thomas Casadei 15.2. Su 57 seggi provinciali, Bersani è leader ovunque meno che a Montegridolfo (32.6 contro il 48.9 di Franceschini).
L'analisi. Segreteria a Bersani e primarie partecipate fanno dire a Gnassi che è finito il periodo della guerra per bande. «Ci sono un mandato e una linea politica chiari, iscritti ed elettori coincidono. Gli avvitamenti, le liti fra gruppi dirigenti e personalità del Pd, sono invecchiati di 50 anni di fronte alle file di ieri ai seggi. A Rimini c'è un grande popolo democratico che non ha manganelli: ogni riferimento alla Lega è puntuale. C'è un popolo che non ha padroni. Il voto dice basta risse e liti, basta correnti, gruppi e capi-bastone. Si chiede confronto e unità per battere la destra».
Si riferisce a qualcuno in particolare? «II mio è un messaggio urbi et orbi i dibattiti fra cinque persono non interessano a nessuno».
"Ventre a terra". Ormai è questo lo slogan portafortuna di Gnassi, una modalità di lavoro verso la Conferenza programmatica di fine novembre e le elezioni regionali di marzo. «Prendiamo questa forza e la buttiamo nelle regionali, inizia da lì il declino politico di Berlusconi. Sosterremo, mi auguro, Vasco Errani per far contare Rimini a Bologna».
Commento. Tonino Bernabè, coordinatore provinciale della mozione Bersani, firma le ultime parole. «I risultati consegnati dalle primarie sono netti e inconfutabili. Ora possiamo davvero essere un partito concreto, meno mediatico, fatto dalle persone e dalle loro idee e non di tessere».