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Piccoli hotel di Rimini in rivolta «Ci vogliono assorbire» Scontro all'interno dell'Aia sulla variante alberghi

Notizia pubblicata il 05 dicembre 2007



Categoria notizia : Turismo


VARIANTE ALBERGHI: mal di pancia nell'Associazione albergatori. Mentre l'Aia ha - su propria richiesta - incontrato ieri tutti i capigruppo consigliari per illustrare i contenuti dell'attesissimo progetto, attualmente al vaglio dei consigli di quartiere, il Consorzio piccoli alberghi di qualità , presieduto da Marta Agostini, prende una posizione dura.

L'obiettivo dichiarato della variante, promossa da anni dall'Aia, é eliminare la rendita fondiaria nel settore. In soldoni, togliere la possibilità , prevista invece nell'attuale piano regolatore generale, di trasformare il 25% della superficie dell'hotel in residenziale. Un cavallo di Troia col quale tanti trasformano hotel in appartamenti da vendere sul mercato. Il che penalizza l'intera offerta turistica.

La variante prevede dei bonus agli hotel per migliorare i servizi: ampliamenti di hall, sale da pranzo, cucine, sale convegni e tv, bar, sale da gioco, zone benessere, palestre, piscine interne, saune, wc, bagni, antibagni ecc. Piazzabili a pianoterra o su eventuali terrazze, e realizzati con strutture smontabili. «Bene eliminare quel 25% di residenziale, mantenendo 120 metri quadri per l'appartamento del titolare - dicono dal Consorzio piccoli alberghi -. Non va bene però non poter più trasformare in Rta, residence turistico alberghieri, gli alberghi marginali destinati ad andare fuori mercato (si stima quasi 200 su meno di 1000 totali, ndr). La variante non ci concede bonus sufficienti. E ci toglie ogni via d'uscita. In pratica, ci costringe a restare aperti in perdita. Di fatto, i nostri esercizi si deprezzeranno e degraderanno finchè non saremo costretti a vendere agli hotel vicini più grandi. Pesce grosso mangerà  pesce piccolo».

Non potreste invece ammodernare i vostri alberghi? « Le nostre cucine hanno costi altissimi. Con l'Hccp e le nuove normative, metterci mano comporta costi altissimi. Senza poter mettere su i 'cucinotti' dei residence, non lavori certo come Bed and Breakfast a Rimini. I nostri turisti non possono permettersi il ristorante tutti i giorni. Facciamo anche notare che la nuova legge regionale sulla classificazione consente di trasformare fino al 40% di cubatura in mini appartamento senza perdere la licenza alberghiera. Perchè la Regione lo consente e il Comune no? La posizione di Palazzo Garampi ci pare troppo schiacciata su quella dei vertici Aia».

«Migliorìe alla variante si possono fare, ma non vorremmo fosse una scusa per mandare tutto a mare, dopo anni di lavoro», chiosa la presidente Aia, Patrizia Rinaldis. m.gra.
(photo by mirkuz)