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Una piazza da riscoprire. Fra fede e storia cittadina

Notizia pubblicata il 04 ottobre 2008



Categoria notizia : Cultura


C'ERA una volta la piazzetta San Bernardino e ancora c'é. Ma stretta com'é tra via Garibaldi e corso d'Augusto - spesso é oscurata alla vista dei riminesi.

C'ERA una volta la piazzetta San Bernardino e ancora c'é. Ma stretta com'é tra via Garibaldi e corso d'Augusto - spesso é oscurata alla vista dei riminesi. "TerraNostra. Quattro passi nella storia di Rimini" intende accendere come merita i riflettori su questa porzione di centro storico: per 10 giorni (dal 10 al 19 ottobre) mostre, visite guidate, libri e film la riportano al centro dell'attenzione. Tanto più che in questi 10 giorni, la piazzetta sarà  emblematicamente chiusa alle auto e resa accogliente, grazie all'impegno del Comune di Rimini, dell'associazione del Borgo Sant'Andrea e di aziende pubbliche e private, che ieri mattina hanno presentato l'evento.

Uno dei momenti salienti in cui la Piazzetta "vive" é senz'altro la visita guidata alla chiesa di San Bernardino, in programma domenica 12 ottobre (ore 11). A guidarla sarà  lo storico dell'arte riminese Pier Giorgio Pasini, pronto a condurre gli appassionati o i semplici curiosi tra una delle opere meglio conservate del settecento riminese. La chiesa ha un'altra particolarità : nel 1994 si é "unita" al monastero di clausura delle Sorelle Clarisse, ritornate in città  - dopo due secoli di assenza - per volontà  dell'allora vescovo mons. Giovanni Locatelli, dapprima a Covignano, poi nel centro storico a due passi dall'Arco d'Augusto. "Seguendo il carisma di S. Francesco e S. Chiara - ha spiegato suor Nella Letizia, al di là  della grata - abbracciamo la forma di vita evangelica, in fraternità , povertà  e letizia, ritmando la giornata con la preghiera e il lavoro, in spirito di accoglienza e ascolto dei fratelli".

Anche le Sorelle Povere di S. Chiara però devono fare i conti con gli abitanti del cielo della piazzetta di San Bernardino. E sono proprio i piccioni i principali imputati della rovina delle due statue ai lati della chiesa. Lo stesso indecoroso trattamento i pennuti riservano alla facciata della chiesa, che ha assoluta necessità  di essere perlomeno ripulita. Un invito che le suore rivolgono alla città . E che può benissimo essere allargato al violetto adiacente alla piazzetta, diventato - secondo i residenti - "una sorta di bagno pubblico, un cunicolo indecente ricettacolo di bottiglie e sporcizia". Qui si nota anche la presenza dei tossicodipendenti, e di bottiglie di vetro abbandonate davanti alla chiesa. Altra nota dolente, secondo i residenti, le auto in transito e parcheggiate ad ogni dove. Sulle aree pedonali é intervenuto il vice sindaco Maurizio Melucci annunciando provvedimenti.

Per tornare ai " Quattro passi nella storia di Rimini", il programma prevede anche la mostra "Porte aperte all'Archivio di Stato. Il territorio della fabbrica di mattoni in Borgo S. Andrea", allestita proprio all'Archivio di Stato, la presentazione del libro "I poderi della Ghirlandetta a Rimini: dai Malatesta ai F.lli Davide e Luigi Fabbri" di Oreste Delucca (Luisé Editore),e la prima visione dell'originale catalogo filmato della mostra "C'era una volta, a Rimini, la Fornace Fabbri" (Cineteca Comunale, 11 ottobre ore 17).

foto by http://www.flickr.com/photos/ziowoody