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Spiaggia Ravenna 'Un occhio allo sviluppo e uno all’equilibrio naturale' Il Piano dell’arenile visto da Spadoni

Notizia pubblicata il 01 dicembre 2008



Categoria notizia : Turismo


E’ UN PIANO dell’arenile «fra ombre e luci». La definizione è di Gianfranco Spadoni che sottolinea l’importanza del documento, indispensabile da una parte «per lo sviluppo» e dall’altra per «la salvaguardia dell’equilibrio naturale».

E spiega: «Le linee di massima tracciate dall’assessore competente appaiono di particolare interesse, ma occorrerà poi misurarsi con tutte le parti interessate e, soprattutto, con i rigidi strumenti di programmazione urbanistica e di edilizia così restrittivi e in molte parti lontani dalla condivisa esigenza di semplificazione normativa». «Dall’orientamento della giunta — aggiunge il consigliere di Lista per Ravenna — colgo con grande interesse lo sforzo verso progetti di bioedilizia, ma poi a questa scelta non corrispondono incentivi tesi a incrementare l’uso di fonti rinnovabili». Scendendo più nei particolari, Spadoni affronta il problema degli stradelli retrostanti gli stabilimenti balneari, «allo stato attuale impraticabili, pericolosi e inadatti per l’ambiente circostante: si tratta di situazioni che richiedono da tempo una definizione, rispetto alla quale gli uffici del Comune sarebbero sicuramente in grado di avanzare proposte concrete senza ricorrere a concorsi esterni con conseguenti impegni di spesa».

MA, PROSEGUE l’esponente di Lista per Ravenna, il Piano dell’arenile dovrà affrontare anche altre «annose questioni», come «la pianificazione delle aree camper, i collegamenti tra i lidi e la città, un piano organico dei parcheggi e, non ultimo, l’abusivismo commerciale sulle spiagge». Per Spadoni, il Piano dell’arenile dovrà essere «un mix fra sviluppo e rispetto dell’ambiente, favorendo in modo particolare l’offerta legata al benessere. Dovrà altresì incentivare gli investimenti qualificanti e, come già detto, porre grande attenzione all’installazione di sistemi a fonti rinnovabili». Ma potrà anche essere l’occasione favorevole «per affrontare l’annoso tema della destagionalizzazione di cui il territorio, dai lidi alla città, avverte una forte esigenza».
foto by http://www.flickr.com/photos/kanaka