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'Un buon Rimini, abbiamo reagito'. Il tecnico: 'Era un momento difficile, bisogna sapersi accontentare'

Notizia pubblicata il 24 settembre 2008



Categoria notizia : Sport


UN PUNTO per cancellare le ultime due sconfitte consecutive. Il Rimini si lecca ancora le ferite dopo i ko di Treviso e contro l'Empoli, così il pareggio 0-0 di Piacenza, alla fine, soddisfa il clan biancorosso.

Mister Selighini fa il filosofo ed apprezza appunto il lato positivo di questo risultato: «Bisogna sapersi accontentare in momenti di difficoltà  - spiega il trainer di Novafeltria -. Il risultato é importante, un allenatore cerca di fare il risultato attraverso il gioco. Oggi lo abbiamo fatto, siamo stati molto offensivi, con le occasioni di Vantaggiato, La Camera e quella di Ricchiuti. Ho avvertito però all'inizio che noi eravamo tesi, contratti, i primi dieci minuti, poi abbiamo fatto la partita che dovevamo fare, la squadra ha dimostrato compattezza, una dote molto importante in un campionato così difficile come questa serie B».

SELIGHINI continua nella sua analisi, cercando sempre di trovare chiaramente aspetti rosei: « Guardate i risultati, guardate la classifica, c'é questo equilibrio che impera, tutte le partite sono difficili. Questo incontro per noi celava grosse difficoltà  perchè arrivavamo da due sconfitte consecutive che avevano lasciato indubbiamente dell'amarezza in noi. Assorbire una delusione in un giorno o due non é così facile, ma siamo riusciti a dimenticare la sconfitta in casa con l'Empoli in tutta velocità . E' stata una partita sofferta quella di stasera perchè il Piacenza é una buona squadra. A noi é mancato sicuramente il guizzo che ci poteva essere nel primo tempo come nel secondo con Ricchiuti, però va bene anche così».

MA IL RIMINI in tre partite non ha segnato alcun gol: «Qualche buona occasione c'é stata, le avete viste, ma é vero che dobbiamo migliorare a livello individuale, a livello di espressione di gioco per creare qualche palla gol di più. Sì dobbiamo fare di più». Il tecnico biancorosso loda poi la prova di Pagano: «E' cresciuto nel secondo tempo, contro l'Empoli lo avevate criticato troppo». Ma non ha più tempo Selighini di pensare a questo pareggio di Piacenza. Il campionato corre come un treno e c'é già  il Sassuolo che bussa sabato alle porte.
Il servizio col tabellino e le note di cronaca é nel fascicolo nazionale

Le pagelle di DONATELLA FILIPPI
AGLIARDI 6. Una parata e un'uscita spericolata nel primo tempo, un bell'intervento su Moscardelli nella ripresa, ma anche un'intervento non proprio ortodosso con i pugni su angolo di Guzman.
VITIELLO 6. Abbandona nei primi minuti della ripresa, dopo uno scontro con Rantier. Nei primi 45' contiene bene Ferraro che gravita nella sua zona, concedendo all'attaccante soltanto qualche progressione non pericolosissima.
CATACCHINI 6. Dalla panchina al campo con grande serenità . Non corre pericoli in difesa e si propone in attacco servendo ai compagni cross deliziosi e pericolosissimi.
SOTTIL 6,5. Provvidenziale di testa nel primo tempo nell'anticipare Moscardelli che sarebbe andato a colpo sicuro. Non dà  mai segni di cedimento.
MILONE 6. I primi minuti sono da brivido con qualche leggerezza di troppo che rischia di essere fatale. Si riprende con il passare dei minuti.
BRAVO 6,5. Ci mette un po' a prendere le misure ad un pimpante Rantier, ma quando si mette in sesto non é facile passare. Per lui sembra tutto nei canoni della normalità , il suo lo fa sempre anche quando si ritrova titolare 48 ore dopo essere finito in tribuna.
CARDINALE 6,5. Corre, recupera e spesso copre le spalle a Basha, più portato ad offendere rispetto al compagno di reparto. Non si può certo dire che non abbia dato il solito contributo.
BASHA 6. Commette qualche errore grossolano in appoggio e in qualche occasione perde un po' il senso della posizione, ma per il resto é sempre in partita mettendoci fisico e anche qualche spunto interessante.
PAGANO 5. Timido, a tratti nascosto fra le maglie degli avversari, soprattutto nel primo tempo. Più reattivo nella seconda parte di gara, ma ancora é lontano dal giocatore dello scorso anno.
RICCHIUTI 6. Deve necessariamente dare di più. Il 90% dei palloni biancorossi passano dai suoi piedi e se manca la precisione del gaucho sono guai per tutti. Meglio quando gli spazi si allargano e la pressione degli avversari si fa sentire meno, tanto che nella ripresa l'occasione più importante é la sua.
LA CAMERA 6. Non molla mai, anche quando commette qualche errore alza la testa e riparte. Il tiro più velenoso é il suo alla mezz'ora del primo tempo.
VANTAGGIATO 5. Non si può dire che non gli capitino le occasioni. Si divora una rete grande come una casa e anche in altre circostanze dimostra di non sentire il profumo del gol.

foto by http://www.flickr.com/photos/bafs