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Acori a Piacenza alza bandiera bianca: «Troppo gravi le nostre ingenuità Â»

Notizia pubblicata il 30 marzo 2008



Categoria notizia : Sport


DOVEVA VINCERE il Rimini ed invece é uscito sconfitto 2-1 da quel di Piacenza. Così niente più sogni di playoff. Pure Leonardo Acori stavolta si arrende: «Abbiamo tentato, solo così potevamo riaprire il discorso playoff ed invece usciamo da questo stadio sconfitti. Siamo stati ingenui sui due gol; sul primo poi, su rimessa laterale, si é trovato Dedic da solo davanti a Consigli; sul secondo sempre lui si é trovato da solo in mezzo a tre. Non si può lasciare un giocatore così libero.

Nel primo tempo abbiamo preso gol proprio mentre stavamo prendendo il sopravvento. E' inconcepibile prendere una rete così, addirittura da fallo laterale: non si può scambiare l'uomo in area su fallo laterale. Queste amnesie non ci possono stare».

MASTICA AMARO il trainer biancorosso che recrimina ancora: «Specialmente nel primo tempo stavamo venendo fuori, ma poi preso un gol da ingenui la squadra si é sciolta. Completamente. Eravamo arrivati al punto da dirci "Meno male che é finito il primo tempo"». Acori cercare qualche attenuante, fra cui il primo caldo. «E' stata comunque una partita equilibrata, in fondo avremmo potuto anche farcela noi».

POI L'ALLENATORE biancorosso parla di Docente, il bomber di giornata e soprattutto l'unico che ci ha messo l'anima: «E' entrato, era fresco ed ha dato una svolta: poteva fare una doppietta, gli hanno anche fischiato un fuorigioco che non so se ci fosse». Poi parla degli obiettivi futuri da qui al 1° giugno: «Noi abbiamo l'obbligo di chiudere nel migliore dei modi, facendo più punti possibili».

E sabato arriva il Mantova: «A questo punto dobbiamo fare una grande partita, loro sono una ottima squadra che vuole superarci. Se non possiamo arrivare sesti, dobbiamo tenere il settimo posto e dobbiamo cercare di fare sabato una bella prestazione. Qualcuno lo vede intanto proprio come il futuro allenatore del Mantova: «Chi mi vuole mi dovrà  contattare. Finora non ho sentito nessuno. Pensiamo intanto a fare un bel finale di stagione». Ritrova un sorriso e se ne va, Acori, ma il quel sorriso é amaro.

 
LE PAGELLE  di DONATELLA FILIPPI
 
CONSIGLI 6. Una parata di piede su Serafini é l'unico impegno di giornata. Poi i due gol subiti senza poter opporre resistenza e qualche smanacciata non irresistibile. VITIELLO 6. E' il meno traballante in una difesa che probabilmente avverte gli scompensi primaverili. Regge il colpo e dà  a Docente il pallone del gol della rincorsa non riuscita.
PECCARISI 4,5. Paga l'eccessiva superficialità , quella che nel primo tempo (anche se lui non é sicuramente l'unico responsabile) dona il primo gol a Dedic, poi la difesa si spacca nuovamente nella ripresa fino al ko.
PORCHIA 5. Troppe amnesie non preventivabili. Soprattutto per vie centrali la difesa biancorossa é sempre troppo morbida e disattenta.
REGONESI 5,5. Troppi errori banali in appoggio e anche poca spinta nonostante qualche incursione se la sia concessa.
CARDINALE 5,5. In mezzo al campo sono quasi sempre i padroni di casa a far la voce grossa, qualche acuto gli riesce, ma anche qualche stecca.
CRISTIANO 6. Tampona come può vicinissimo, come di consueto, alla linea dei difensori. Spende molto per un Rimini che guadagna poco.
PAGANO 6. Non é sempre impeccabile, ma almeno ci prova a spezzare quell'apatia che incatena il gioco del Rimini.
RICCHIUTI 5. E' poco ispirato e nel primo tempo resta ai margini, prima di sbagliare nella ripresa un gol da due passi sull'1-0 con quel pallone che doveva solo essere spinto alle spalle di Cassano. Un errore grossolano in novanta minuti non brillanti.
LA CAMERA 5. Macina chilometri in corsia, ma la sostanza é scarsa. Nef lo controlla senza problemi anche perchè lui non fa poi molto per cercare di mettere il piede sull'acceleratore.
GRECO 4,5. Fondamentalmente é l'unico che riesce a impegnare Cassano, ma non basta a rendere positiva la sua prova. Quel colpo di testa iniziale é bello, quasi perfetto, ma nei restanti ottantanove minuti c'é poco da salvare, compresa l'intesa con i compagni in zona gol.
DOCENTE 6,5. Il suo ingresso in campo é la dimostrazione che sarebbe bastato magari anche poco per dare una scossa nell'area piacentina. Un gol e un quasi gol in poco più di mezz'ora.
L'arbitro MAZZOLENI 6. L'unico dubbio resta sul primo gol piacentino, su quell'ipotetico fuorigioco sul quale, comunque, il giudizio sarebbe dovuto spettare al guardalinee. 
(foto di http://www.flickr.com/photos/thebbp)