
Pesaro e Rimini terre di basket Il Panatlhon omaggia due scuole
Notizia pubblicata il 22 aprile 2011
Categoria notizia : Sport
Un amarcord tra giocatori del passato e attuali dirigenti. Pesaro-Rimini terre di basket” è stato il titolo della conviviale organizzata dai Panatlhon di Pesaro e Rimini e svoltasi a Gradara presso il ristorante Mastin Vecchio nella serata di mercoledì.
All'incontro hanno partecipato tanti ex giocatori, che hanno militato in entrambe le formazioni, come Domenico Zampolini, Alfredo Carboni, Giorgio Cecchini, Paolo Gurini, Renzo Vecchiato, Maurizio Oliveti, Gianluca Del Monte, Roberto Terenzi, ma anche Giacomo Gurini e Giovanni Tomassini, pesaresi doc che stanno vestendo la maglia di Rimini, Valter Scavolini, Lucio Zanca, il presidente della Vuelle Franco Del Moro e il ds Alessandro Barbalich, coach Luca Dalmonte e l'allenatore di Rimini Attilio Caja, oltre allo staff medico e dirigenziale della Scavolini Siviglia.
“Abbiamo accettato molto volentieri, – dice il presidente del Panatlhon Club di Pesaro Alberto Iaccarino – di organizzare questa conviviale con gli amici di Rimini. E' stato un amarcord per tutti i giocatori che da Pesaro sono andati a Rimini e viceversa, ed è stata anche una occasione per fare il punto sullo stato della pallacanestro pesarese e romagnola”. Tanti grandi campioni hanno partecipato alla serata...
“Certo e grazie agli amici giornalisti, siamo riusciti a ricostruire parzialmente l'elenco di tutti quelli che hanno militato nelle due società e devo dire che da Pesaro si è verificato negli anni, un vero e proprio esodo di giocatori verso la Romagna. Diciamo – come ha sostenuto anche Paolo Gurini – che sono stati un poco anche i pesaresi, a gettare il seme della pallacanestro a Rimini”. Sulla stessa lunghezza d'onda, il governatore dell'area 5 del Panatlhon International, distretto Italia, Giorgio Dainese.
“Questa serata è particolare, perchè nello scorso fine settimana, le formazioni di Pesaro e Rimini hanno ottenuto risultati importanti. La Scavolini Siviglia è riuscita per esempio a sfatare il tabù del derby, - dopo averne persi 6 consecutivi - davanti a 7500 persone.