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Pesaro non molla i 7 comuni passati a Rimini
Notizia pubblicata il 13 novembre 2009
Categoria notizia : Fatti Curiosi
Braccio di ferro sui beni che i marchigiani vogliono continuare a gestire. Colpi di coda nella Valle. La Provincia di Pesaro non molla le sue proprietà.
RIMINI - Nella settimana di riflessione promossa da Confartigianato, ieri è stata la giornata dell'Alta Valmarecchia. "Benvenuti a casa", ha detto in apertura il segretario provinciale di Confartigianato Mauro Gardenghi, e nel dibattito moderato dal presidente della Comunità montana, Lorenzo Valenti, i rappresentanti dei 7 comuni hanno dimostrato di sentirsi molto a loro agio nella casa della provincia di Rimini.
Anche se i problemi non mancano nel passaggio dalle Marche all'Emilia Romagna. Leonardo Sacchetta, assessore a Pennabilli, ha detto che il lago di Soanne vuole continuare a gestirlo la Provincia di Pesaro, che ne è la proprietaria ("non vogliono lasciarcelo", ha detto). Così come nel comune di Maiolo la Rocca di Maioletto si trova nella stessa situazione, "ma dovrà essere resa alla valle", ha sottolineato Valenti. Il passaggio sulla carta è avvenuto ma le amministrazioni marchigiane non vogliono mollare la presa.
"Si sta lavorando per raggiungere l'accordo fra le due province, che speriamo sia rapido", sono state ancora le parole del presidente della Comunità montana, che entro il 5 dicembre sarà riconfermata con un decreto.
Dal dibattito fra gli amministratori del Montefeltro sono anche arrivate due novità: Sacchetta ha detto che è già in bozza un progetto di legge della Regione Emilia Romagna per trasformare il Simone e Simoncello in un parco interregionale. E Valenti ha rivelato che Rocca Fregoso diventerà il "Castello delle favole", senza però voler svelare il progetto, solo un piccolo assaggio. Hanno preso la parola i rappresentanti di tutti i 7 comuni, da Talamello (Adriano Menghi) a Novafeltria (Letizia Valli). passando per Margherita Marini, presidente della Proloco di S. Agata Feltria, Carla Bonicini del Comune di S.Leo, Calliope Fabbri per Maiolo e Franco Vicini a nome di Casteldelci.
Ognuno ha raccontato le ricchezze del proprio territorio, da quelle storiche per finire con l'enogastronomia. Ma adesso questo tesoro va valorizzato da Rimini: "Invito le scuole, soprattutto quelle ad in-
dirizzo turistico, a cominciare a legare con l'Alta Valmarecchia e a visitare i nostri musei", ha detto Valenti. Ben 13 per sette comuni, solo quello di S. Leo strappa 86 mila biglietti l'anno.