Paolo Tramonti, 'personal car shopper' racconta la Riviera a quattro ore
Notizia pubblicata il 30 agosto 2007
Categoria notizia : Fatti Curiosi
Vende macchine da più di vent'anni a Vasco Rossi, Zucchero, Paolo Villaggio, Michele Torpedine e tanti altri "molto importanti". Ma mai che un'auto sia riuscito a venderla in Riviera, dove vive, tra Gabicce Monte e la casa della fidanzata Daniela che sta a Riccione.
A Faenza, la città dov'è nato 49 anni fa ne ha vendute appena due, e che fatica! Paolo Tramonti di mestiere fa il " personal car shopper", se volessimo dirlo all'anglosassone. Insomma compra le macchine per clienti molto selezionati che un piede all'autosalone forse ce l'han messo migliaia di chilometri fa, prima di sgommare verso il firmamento delle celebrità senza far marcia indietro: vi immaginate uno come Vasco che nel weekend va a dare un'occhiata alle ultime novità dal concessionario?
Ecco, professionisti come Tramonti esistono proprio perché una scena come la precedente è pura fantascienza. E poi lui non si limita a vendere le macchine che propone, in una folta lista, sul suo sito internet, tramontidiffusion.it, diventa davvero lo " stylist personale" per i suoi affezionati: dà consigli d'interni, propone colori e soprattutto rende reali e pronti da comprare quei sogni di macchina che molti hanno in testa ma hanno paura di comprare nella realtà.
Perché si tratta di macchine "forti", magari eccessive, azzardate. «Che se io propongo a voce - spiega Tramonti - non ne vogliono sapere, ma se gliele faccio trovare già belle pronte, non resistono un minuto». Ed è così, ad esempio, che è nato il culto della macchina bianca. Che è un colore base che non va più e che per questo diventa una rarità. Lui stesso ha una Audi All Road bianca che ha fatto fare appositamente in Germania, pagando un extra di 4000 euro per un non colore che solitamente non costa nulla! Bianca come la Range Rover e i suoi interni che alla fine è riuscito a vendere a Torpedine.
ECCO, FORSE a Riccione non fa affari perché la gente non è interessata a sognare forte, o forse perchè va all'autosalone. Ma Tramonti, tra una macchina e l'altra e il suo business gestito dalla Riviera e dalla sua Audi (il suo vero ufficio) ha avuto la possibilità di vedere questa fetta di mondo cambiare inesorabilmente in tutti questi anni, da quando addirittura faceva il dj alla Ca' del Liscio, anni Ottanta. «Riccione s'è trasformata in una città di ceto medio e il ceto alto va altrove. Dai un'occhiata alle barche nel porto, non ne vedi di belle? quelle belle vanno in altri posti. E nei locali una volta in chi ci vanno? I russi, che hanno rovinato il mercato? ma del resto abbiamo bisogno del loro denaro. E la gente? Non si diverte più perché forse non ci sono più motivi e luoghi. Vanno tutti avanti e indietro con la birra in mano?perché non sanno bene dove andare».
I suoi clienti doc quindi, qui non ci vengono più. Anche perché il tempo è passato per tutti e pure i luoghi top della notte, forse un tempo frequentati anche da quei "very important", adesso sono evitati?meglio prendere il largo, magari in barca o ancora meglio con una bella automobile. «Giusto Paolo Villaggio - riflette - se lo invito alla Frasca a Castrocaro, ristorante che ama particolarmente, non ci pensa due volte a venire da queste parti». All'attore genovese Tramonti ha venduto decine di macchine. La prima fu una Toyota Previa, bianca, che lui chiamava "l'ambulanza". Villaggio è tra i suoi clienti, quello classificabile tra gli amanti delle auto "improbabili". «Vorrebbe elaborarle tutte - spiega - ma alla fine le fa guidare all'autista che non supera mai i 110. Un giorno mi chiese anche di un'auto se faceva i 400? e io dovetti accondiscendere perché senno si offendeva? non scherzava per niente». Lui con i suoi affezionati del resto è serissimo. Raramente giudica, cerca piuttosto di accontentarli. Ha sempre dato fiducia anche quando i suoi artisti erano ancora perfetti sconosciuti. Come quando Zucchero acquistò la prima Mercedes 250 diesel nera (lui le quattroruote le vuole total black) e Paolo accettò le cambiali o come quando Biagio Antonacci arrivò a Faenza e diede una copia del suo primo disco non ancora uscito come garanzia per le rate. «Disse che era un cantante - ricorda Tramonti - e che non aveva una lira.. ma che sperava che il disco avrebbe venduto? era Sono cose che capitano?fu un successo».
" Paolo Tramonti?.sì?servizi sempre pronti". Questo è il suo slogan che se volesse, potrebbe tranquillamente spostare dal business auto a quello del buon vivere. A forza di girare per consegnare auto e per incontrare clienti meno famosi ma molto esigenti, ha scoperto posti meravigliosi. Molti sono nella sua Riviera. A cominciare dal Beach Cafè di Daniela Spadazzi, che ha creato questo successo tra ristorante e spiaggia sul Marano, a cavallo tra Rimini e Riccione, per finire all'Osteria della Miseria sulla Panoramica che porta a Pesaro, dove spesso c'è Gigi (Badioli-manager di Valentino Rossi) «a cuocere bistecche» rivela Tramonti. Il resto in una guida al piacere? Chissà?